lunedì 23 dicembre 2013

Baby Alien


Questa è Baby Alien.
L'abbiamo sempre chiamata così fin da piccola perché è sveglia. Cioè, .. TROPPO sveglia!
A volte non sembra neanche di avere a che fare con una nana di 6 anni.
Ha già i suoi personali gusti musicali (uguali a quelli della zia), toglietele tutto tranne le All Star (come alla zia), la città che ama di più è Londra e ci è pure stata (come la zia). Ma non solo: a sei anni fa già Zumba (come sua madre), fa gli gnocchi (come la nonna).
Sì beh, diciamo che è una nana piuttosto stimolata e certe cose un po' te le aspetti ma cavolo, fare la paracula con Babbo Natale proprio non me l'aspettavo!!!
Consapevole del fatto di avere fatto una cosa sbagliatissima, per cui ha pagato con una pesantissima punizione e per la quale si sente ancora molto in colpa (ma si può sentirsi in colpa a 6 anni? E' proprio un'Alien!), ha scritto la sua prima letterina di Natale cercando di "lavorarsi" Babbo per intenerirselo.
Cazzo, è un genio. E maledettamente furba. 
E a sua insaputa sua madre si è sciolta talmente tanto a leggere la letterina che ne ha simulata una da parte di Babbo Natale in cui le dice che la perdona anche se deve promettere che non lo farà più.

Asia 1 - 0 Babbo Natale.

Anyway ...

FURBISSIMI AUGURI A TUTTI!
;-)


giovedì 19 dicembre 2013

Food Night, my darlin'!

La mia Che Palle! è un pozzo senza fondo. Soprattutto la sera. E' capace di mangiare poco durante il giorno e abbuffarsi la sera come se non ci fosse un domani. Ma non a cena eh? No, no. Stiamo parlando delle ore che vanno dalle 21.30 in avanti. Avete presente il momento in cui una persona normale si beve la tisana o il thé prima di andare a letto? Ecco, lei invece preferisce assaltare il frigo e le dispense alla ricerca di qualsiasi cosa sia di sostanza e commestibile.
Ieri, ad esempio, ci siamo spaparanzate sul divano a vedere un film anche se i miei occhietti cominciavano già a cedere. All'improvviso il calduccio che sentivo sotto le coperte (Che Palle! è uno scaldotto umano!) sparisce. Tiro su la palpebra dell'occhio destro e la intravedo alzarsi. Dice: "Voglio il latte caldo con i biscotti!" e mentre lo dice è già in piedi che si sta scaldando il latte e pregustando il momento in cui se lo papperà.
Detto, fatto e mangiato. E uno.
Torna sul divano tutta contenta e soddisfatta e rimetto i miei piedi infreddoliti sotto di lei. I miei occhietti stavano ritornando a baciare il buio, quando all'improvviso sento ancora freddo ai piedi. 
"Ho deciso che mi faccio un toast!", sento. Scatta sull'attenti e si prepara la sua -cenetta romantica allbymyself- con cura e precisione. Da come taglia il formaggio sembra quasi che scodinzoli dalla felicità aspettando il momento di addentarsi quel toast.
Detto, fatto e mangiato. E due.
Torna sul divano, commenta il film, mi cerca con le mani per scaldarsi e io capisco che è ora di dormire. Mi alzo per andare a lavarmi i denti, torno in salotto e sul divano non la trovo. Dov'è finita? Non ci metto molto a trovarla visto che la mia casa è grande probabilmente quanto la cantina di Belen e la vedo al tavolo della cucina a bersi un grappino con una sigaretta in mano. Io non l'ho vista, ma sono certa che un cioccolatino se l'è mangiato.
Anzi se l'è detto, fatto e mangiato. E tre.
A Che Palle! non ha senso augurarle Good Night, per lei sarà sempre e soltanto Food Night.
;-)
.

martedì 17 dicembre 2013

Home

Trovare la serenità in una serata con cenetta in casa tra amiche. Che cosa meravigliosa!
Sono amiche che fino a qualche anno fa vedevo quasi tutte le settimane. Poi, si sa, le cose cambiano sempre mentre noi viviamo ad occhi chiusi e non ce ne accorgiamo: si formano le coppie, ci si prende del tempo per se, le distanze che son sempre state piccolissime cominciano ad essere più difficili da coprire e d'improvviso cominci a sentire la mancanza di quel piccolo nucleo familiare che di punto in bianco ti rendi conto che sta venendo a mancare.
Esisterebbe il mondo senza le amicizie? A volte penso di no. E' l'unica cosa di cui sono certa non riuscirei proprio a fare a meno. Perché sono loro a ricordarti che esisti quando pensi di non esistere più e sono sempre loro a ricordarti di ricordarle quando non pensi più a loro. E' un meccanismo naturale che si crea tra persone che semplicemente hanno scelto di volersi bene. Non è stupendo?
Sabato sera è stata una serata perfetta. Ancora più perfetta se ci fosse stata anche Che palle!, ma niente avrebbe potuto rovinare la sensazione di essere a casa, a più di 100 km da casa.
Abbuffarsi di raclette tutte insieme e poi morire sul divano a suon di ruttini silenziosi, risate e intimità mentre ci godevamo lo spettacolo dei tre cani del gruppo che litigavano e giocavano insieme.
Insomma non c'è molto da dire se non che il nostro è un rapporto che stringo forte forte come un bambino che stringe forte il cuscino quando ha paura del buio.
Quando sto con loro non c'è lavoro di merda, insoddisfazione e solitudine che regga.
Con loro sono a casa. 
A CASA.

"Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia." Epicuro

venerdì 13 dicembre 2013

"Leggo per legittima difesa." W. Allen

Ditemi pure che la carta è sempre la carta, ditemi pure che un libro è sempre un libro e che il suo odore è sempre il suo odore ma, per quanto io sia d'accordo in tutto, a me il mio nuovo giocattolino piace!
L'ebook è di una comodità pazzesca!
Senza contare il risparmio economico che, adesso come adesso, ci sputiamo sopra?
Dai!
Per quanto scettica agli inizi, devo dire che mi sono dovuta ricredere. Dopo aver letto il libro "Middlesex" di Eugenides Jeffrey (chi non lo ha letto, lo obbligo a farlo!), aver successivamente perso la vista e un anno dopo comprato il Kobo, ho capito quanto sia meraviglioso leggere con la dimensione dei caratteri che desideri.
"Middlesex" sarà anche un libro stupendo, ma a leggerlo ho perso tutti i decimi di cui disponevo!
Senza contare che, non so perché, ho questa poco pratica attrazione verso i libri di "grossa cilindrata" e potete immaginare la felicità di non dover utilizzare cinque dei venti kg disponibili in valigia per i libri da portare in vacanza.
Insomma, il mondo dell'ebook è un bel mondo se apprezzato per quello che è. E se siete dei lettori malati da 35 libri all'anno come me, fidatevi: una volta acquistato, non tornerete più indietro.

Nel frattempo, questo è il mio consiglio per voi per il weekend:



mercoledì 11 dicembre 2013

Auguri un cazzo! (cit. canzone di Natale 2013 di Radio Deejay del Trio Medusa)

Ognuno vive il Natale come meglio crede.
Da quando mia nonna non c'è più, ormai sono quasi 7 anni (di già?), il prurito vince il mio corpo ogni volta che sento nominare la tanto attesa festività.
Non è per cattiveria, è solo questione di cuore che sente. Di cuore a cui manca qualcuno. Come direbbe la Pausini (tra l'altro parlando proprio di sua nonna): "Perché non può essere abitudine dicembre senza te.".
Da 7 anni a questa parte, quindi, mi ritrovo ad acquisire alcuni atteggiamenti e a trovarmi in alcune situazioni che ogni anno risultano essere sempre gli stessi.
Li chiamerei "Visioni del Natale da lontano".
Per me il - non Natale - arriva quando: 

  • I miei familiari mi chiedono continuamente cosa voglio per Natale e io rispondo uno stufato niente.
  • Mia madre che diventa permalosissssssima quando mia sorella ed io iniziamo a prenderla in giro per tutte le puttanate che compra per addobbare la tavola alla Vigilia (quest'anno ci regalerà dei terrificanti alberelli addobbati piccoli e tutti colorati che manco l'arcobaleno da usare come centro tavola).
  • Io che litigo con Che palle! perché alla fine son sempre io quella che deve andare a comprare i regali di compleanno per i suoi genitori perché lei non muove mezzo dito manco per fare la lista di possibili idee.
  • Io che non addobbo casa con la malsana conseguenza che tutti mi chiedono perché non l'addobbo, anche una cagatina sulla mensola, una lucina fuori dalla porta, un Babbo Natale a penzoloni sul balcone. No, cazzo! Ma sarà casa mia o no?A casa non ci sto mai, a Natale non festeggiamo a casa mia. Per chi dovrei mettere tutte quelle cosine che a me non piacciono? No, thanks.
  • Io che litigo con mia sorella il giorno di Natale, perché si ricorda che i regali per i parenti è andata a prenderli solo lei (come ogni anno), che si è sbattuta lei (come ogni anno), che io non ho fatto un fico secco e che vaffanculo. Il giorno di Natale. Tanti auguri anche a te!
Prendo e porto a casa tutto, conscia del fatto che l'anno prossimo la storia si ripeterà con la stessa precisione di tutti gli anni.

Mi spiegate, quindi, che cavolo c'è di bello nel Natale?

Beh sì, una cosa c'è. La canzone di Natale di Radio Deejay. ;-)


martedì 10 dicembre 2013

Curiosità

“Ognuno di noi passa la vita con accanto l’ombra della persona che avrebbe potuto essere.”

Lo dice un libro che si chiama – Anagrammi di Varsavia -.

E io che sono la classica persona che vive di se e di ma mi sento chiamata in causa.
E poi mi chiedo: ma mi piaccio? Sono fiera di dove sono arrivata? Mille dubbi mi assalgono.

Se con un semplice battito di ciglia riusciste a vedere quello che sareste potuti essere, non dareste una sbirciatina?

Io, curiosa quale sono, un’occhiatina gliela darei. ;-)

venerdì 6 dicembre 2013

Possiamo solo dormire stanotte?

Ti scalderei ogni volta che hai freddo,
ma non ho più braccia calde dove proteggerti.
Le ho consumate dentro un amore gelido.

Ti cucinerei piatti invoglianti ogni volta che hai fame,
se non fosse che ho esaurito il tempo da poter dedicare.
L'ho esaurito dentro un amore troppo affamato.

Ti porterei in posti bellissimi in cui l'orizzonte fa da letto al sole,
ma ho finito le emozioni che questo mi può dare.
Le ho buttate dentro un amore annoiato.

Ma se fosse ieri
E ci fossi tu
Non sarebbe finito niente di me
ma solo cominciato.
E adesso è tardi
e non c'è più forza dentro me.
Per sbaglio l'ho calpestata e ora
è solo un brutto puzzle impossibile
da fare.

Ma tu sei così bella
e io non so come fare per riuscire a liberarmi
a liberare il cuore dal freno che porto in spalla
e che pesa sulle mie parole.

Ma stanotte non voglio pensarci
e non voglio parlarne.
E questo letto mi sembra gigante anche in due.
Se allunghi la mano non ci sono, ma sono qui.
Ti prego,
possiamo solo dormire vicini stanotte?

mercoledì 4 dicembre 2013

Feel Better (Wish List)

Ho fatto una piccola lista delle cose da fare prima della fine dell'anno.
Non è di quelle serie, eh? E' una robetta da poco. Ma è la mia e la chiamerò (rullo di tamburi) .......... :
- FEEL BETTER Wish List -

Le cose da fare prima della fine del 2013 sono:

- andare al cinema da sola.

- iscrivermi in piscina.

- imparare a cucinare un piatto di pesce

- alzarmi una mattina sentendomi la donna più soddisfatta in ambito lavorativo del mondo

Ahahahah, rido amaramente per l'ultima della lista. Non succederà mai fintanto che resto qui. Farà prima ad arrivare il giorno in cui amerò il Natale che quello in cui amerò il mio lavoro. Che tristezza infinita. Lunedì ho avuto un giorno di depressione talmente forte che ho pianto quando ho realizzato davanti allo stendino che mi stimola di più stendere i panni che il mio lavoro. Forse ho bisogno di aiuto?

Comunque, senza contare il miracolo (se accadesse) dell'ultima riga, gli altri wishes sono cose facilissime da realizzare, quindi voglio impegnarmi affinché questi avvengano.
Per ogni wish della lista c'è una ragione precisissima che porta appunto quel wish a non essere lì per caso.

Il primo wish ha, nel suo piccolo, un grande significato. 
Andare al cinema da sola vuol dire totale indipendenza. Voi direte, - esagerata! -. E invece no! 
Vi spiego, quante volte vi è capitato di chiedere ai vostri amici: "Andiamo al cinema?" e sentirvi rispondere: "No, oggi non posso." con la conseguenza naturale che la tua testa vi dice: "Vabbé, allora non ci vado da sola!".
Ma la domanda mi sorge ogni volta spontanea: "Ma perché cacchio ci devo rinunciare se il film lo voglio vedere solo perché ci devo andare da sola?".
Voglio imparare ad amare le cose che amo senza il bisogno di amarle con qualcuno. Lo voglio fare a prescindere.
Mi piace andare al cinema? SI. E allora ci vado. Punto.

Il secondo wish è più una questione emotivamente fisica.
Che cazzo vuol dire non lo so nemmeno io, ma proverò a spiegarmi: mi manca il nuoto. Mi manca per quello che sentivo fisicamente a fine lezione e mi manca per quello che sentivo emotivamente quando le mie braccia e le mie gambe si muovevamo coordinate e che portavano, successivamente, al mio sentire fisico.
Insomma mi sentivo bene. E siccome in questo periodo ho proprio bisogno di sentirmi bene (vedi quarto wish della lista) ho deciso di sceglierlo. Il bene intendo. (Forse ho bisogno di aiuto?)
Senza contare che se togliessi un po' di pancia e tornassi un po' più soda non è che mi farebbe proprio schifo.

Il terzo wish è un problema pratico e di insicurezza che voglio provare a risolvere.
Da tre anni a questa parte, da quando vivo da sola, ho scoperto che mi piace cucinare. E, grazie all'aiuto della mia fidanzata (ve la ricordate? Quella di "Che palle!"), ho imparato in qualche modo a cucinare un po' di piatti di, come posso dire, sopravvivenza umana.
Ora però voglio osare. Mi sento curiosa e spavalda e voglio provare a sperimentare qualcosa che non ho mai fatto senza l'aiuto di nessuno.
Avevo l'occasione proprio oggi, per il compleanno di "Che palle!", ma ho avuto paura con la conclusione che davanti agli ingredienti del piatto designato al progetto mi son vigliaccamente tirata indietro.
E questa cosa mi fa incazzare.
Quindi ecco il perché questo wish è nella lista.

Anzi, ecco il perché di tutti questi wish.
Voglio provarci.
Voglio provare, nel mio piccolo, a cambiare qualcosa.
A stare un po' meglio di come sto.
Per me.
Solo per me.

lunedì 2 dicembre 2013

Strani casi

Gli strani casi della vita sul finire dell’anno 2013:

  • -          Paul Walker muore in un incidente d’auto dopo aver girato settecentomilionidisequel de “Fast & Furious” in cui viene considerato il maestro della guida. Un bravo e giovane attore ma ancor prima un uomo molto generoso, a quanto si dice.
  • -          Il Nano decaduto ma che avremo comunque sempre in mezzo alle palle fino a che qualche miracolo non lo faccia decedere definitivamente.

Il mondo è ingiusto.

E se un Dio esiste, deve essere per forza corrotto anche lui. Non voglio credere che quello che ci circonda è davvero ciò che ha desiderato per noi.