mercoledì 24 dicembre 2014

Merry Fucking (and Busy) Christmas!

La cosa più figa dell'andare a lavorare il 24 dicembre è che puoi metterti la felpa e le scarpe da tennis senza sentirti fuori posto. Il deserto dei tartari non ti giudicherà mai.
Poi un'altra cosa figa è che puoi finalmente prendere la tangenziale senza che ti vengano gli sfoghi sulla pelle per ogni bestemmione che lanci contro il traffico. Tu e la strada siete libere e felici come una farfalla.

Peccato che poi sei piena di lavoro fino alle orecchie e sulla tua scrivania sembra tutti i giorni dell'anno tranne che Natale.
That's why io e il blog siamo un po' lontani ultimamente.

Però il nuovo anno sembra promettere bene:
(almeno si spera!) 

- il mio capo promette crescita professionale (parole che diventeranno fatti? Who knows?)

- ho già prenotato per Liverpool a Pasqua e questa cosa mi fa letteralmente scodinzolare dalla felicità!!!


Questo è quanto, miei cari bloggers.
E sperando che il Natale passi più in fretta possibile, vi auguro MERRY FUCKING CHRISTMAS!

L'unica versione di Jingle Bells che adorerò nella vita!

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martedì 9 dicembre 2014

Un Guerriero da salvare.

Un weekend lungo strano.
Sono una persona estremamente facile, molto facile da gestire. Chiedo poco, pochissimo e do tanto, tantissimo. Tiro fuori quello che non mi va solo quando non ce la faccio più a sopportarlo però, quando questo succede, lo sputo fuori così male tanto da sembrare una minaccia alle orecchie di chi mi ascolta. In realtà. sotto quel manto gelido, c'è solo una grande delusione e tanta paura che mi riesce difficile ingoiare. 
Non posso dire di essere un tipo generoso, direi piuttosto di essere un tipo che si aspetta qualcosa in cambio a reazione ritardata. Per un po' mi va bene dare, ma arriva prima o poi il tempo in cui mi aspetto qualcosa. E quando arriva, in quei momenti, do sempre il peggio di me: sopporto poco, mi pesa tutto e non do pace.

Un weekend lungo strano. 
Dove ho parlato, sono stata ascoltata, ma nonostante questo ho il corpo teso e la mente fin troppo pensante.

Detto questo, immaginate la mia voglia di andare a lavorare stamane .... era pari alla voglia di andare a sciare dopo aver mangiato la bourguignonne e bevuto una bottiglia di vino rosso da 16°.
Ma poi, per puro caso e per un incastro strano degli eventi (Dio, se esisti, ti ringrazio!), sulla strada per il lavoro ho incontrato mio padre e la Nana che andavano a piedi verso la scuola.
La felicità e il sorriso a pochi denti che quella puledrina mi ha regalato ha influenzato il mio a trentasei denti che tuttora mi fa compagnia e che mi scalda in questa giornata dove il sole che splende lo posso vedere solo da dietro la vetrata del mio ufficio.
Nel resto del tragitto Radio Deejay ha trasmesso "Guerriero" di Marco Mengoni. Le parole di quel testo erano perfette per quel momento, dopo quel sorriso. Erano le mie emozioni del momento trasformate in parole nere su foglio bianco. Era la mia verità di oggi.
Che poi io faccio tanto quella che alza la spada al cielo e grida: "Sono la Zia Guerriero!", ma la verità è che è sempre stata Lei a salvare me.

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giovedì 4 dicembre 2014

Bazinga!

Dopo una nottata intera a vedere The Big bang Theory season 4 mi sono svegliata stamattina tipo così:



E nonostante ormai tutti sappiano che io sono drogata di serie tv, c'è qualcuno che ancora oggi mi chiede se sono pazza a passare la notte sveglia. La mia risposta solitamente è sempre questa:



E allora qualcuno prova a convincermi dicendo che fuori di casa c'è un mondo bellissimo e mi chiede perché rimango a casa a guardare serie tv invece di uscire.






E allora buttano lì un: "Dai, molla 'ste serie tv e vieni con noi a festeggiare il Capodanno in quella discoteca fighissima, dove c'è un sacco di gente, la musica tunz tunz a manetta fino alle sei del mattino e un buffet fatto con gli avanzi a soli 80€".
Beh, come non rispondere ......



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lunedì 1 dicembre 2014

Thank You

Sono ancora scioccata da:

  • i metodi violenti con cui si penetra il tacchino per condirlo
  • la spaventosa grandezza del tacchino stesso
  • il metodo "easy buffet" (il termine l'ho creato io) per servirlo. Come si può mangiare kili e kili di carne semplicemente mettendo in mezzo al tavolo carne, piatti e posate e servirti da solo? Damn American style!
Però, però, però .... ho festeggiato il mio primo vero Thanksgiving!!!!
Volevo quasi travestirmi da pellegrina ma poi mi son ricordata che gli americani, se t'incostumi in giorni che non sono Halloween, ti guardano con aria di sufficienza abbastanza inquietante e ho preferito evitare.
La prelibatezza del brodino per condire il tacchino me lo sogno ancora la notte e mi sveglio con la bava sulla bocca manco fossi un lupo affamato davanti a un capriolo gigante.
Ho scoperto che se si festeggia il Thanksgiving con gli amici e non con i parenti,la carrellata dei ringraziamenti che solitamente vediamo nei film non si può fare perché si tratta di una tradizione prettamente familiare. Scoperto ciò, ho accantonato la mia voglia smisurata di ringraziare mezzo mondo per la mia prima volta al mio primo Thanksgiving.
Ma sono tornata a casa scodinzolante, felice di aver annusato un'altra cultura e di aver conosciuto un sacco di persone davvero deliziose, ... come quel buon sughino del tacchino ., mmmm ... booono.
Argh!



giovedì 27 novembre 2014

What about life?


  • Ho detto a mia madre che se proprio mi vuole regalare qualcosa a Natale (io odio il Natale e i regali tra adulti per l'occasione, ndr) mi servirebbe un giubbotto pesante per l'inverno. La sera stessa vedo un giubbotto pesante da Zara bellissimo. L'ho provato davanti a mia madre e mi calzava a pennello. Quando me lo sfilo guardo il prezzo e vedo comparire davanti agli occhi 129€. Ho detto a mia madre che costa troppo e che se prova a comprarmelo mi arrabbio. Conclusione? Mia madre mi ha comprato quel giubbotto come regalo di Natale. Ve l'ho detto, vero, che mia madre è terrona??? Ecco.
  • Tra pochissimi giorni è il compleanno di "ChePalle!" e io sono ancora in altissimo mare, con una barca a remi, dove l'acqua non è blu ma nera e dove la terraferma più vicina è abitata da scimmie modificate affamate (vedo troppi telefilm). Sabato mattina mi porto in giro mia sorella e devo assolutamente trovare qualcosa!
  • Sto provando a fare una piccola spesa ogni sabato per evitare di buttare cibo, ma nonostante questo le uova che ho in frigo sono già di 2 settimane fa e non ne ho ancora consumata una. Perché nel mio frigo il tempo sembra passare velocemente e invece le vacanze natalizie sembrano ogni giorno più lontane??? Damn.
  • Il mio cellulare ha deciso che non vuole più attivare la WiFi. L'altro giorno ho passato una mattina intera a: _ spegnere e accendere, _spegnere, togliere la batteria, rimettere la batteria, riaccendere, _ mettere e togliere flag in tutte le impostazioni di WiFi per vederesecambiaqualcosa, _dire qualche parolaccia in qualche lingua sconosciuta. Dato che il contratto con la 3 mi scade a febbraio, il cellulare deve durare fino a febbraio. CHIARO???
  • C'è tantissimo lavoro in ufficio, ma devo dire che ho anche tantissime soddisfazioni. Piace come lavoro e me lo dicono spesso. Sono molto contenta, ma .... why don't we speak about money, honey???


THAT'S ALL FOLKS! ;-)

giovedì 20 novembre 2014

Pain

"Io ero giovane, furibonda, vorace. Gli effetti del dolore sull'amore sono devastanti: diventi una persona che pensa solo a se stessa, ti senti in credito col mondo, non sai amare. La gente crede che il dolore faccia maturare, io invece penso che chi soffre troppo da giovane non cresca mai.".
D. Bignardi


Si potrebbero dire milioni di cose in merito a questa frase, a favore o contro, ma la verità è che il dolore condiziona talmente tanto le nostre vite da cambiarci completamente nel corso della nostra esistenza. E questo è vero ed è un dato di fatto per ognuno di noi. Nel bene e nel male. Verso il baratro o verso la resurrezione. In un mondo a colori o in bianco e nero.
E la gente intorno a te è lo specchio sul quale la tua immagine si riflette e attraverso la quale capirai la verità. Capirai se, dopo tutto ciò che hai passato, provato e assorbito, il riflesso della gente che ti guarda è quello di un'eterna bambina che è caduta in un pozzo o di una donna che porta al parco suo figlio.

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lunedì 17 novembre 2014

"That all started with the Big Bang!"


Da Serial(issima)Minder quale sono, mi era praticamente impossibile gestire tutti gli appuntamenti con le miliardi di Serie TV che seguo e vorrei seguire tanto che mi ero fatta un file excel in cui avevo creato la mia lista personale con le date dei Pilot in modo da non perderne uno.
Ma anche così, la vita da Serialminder non era facile perché il file excel non ti risolve il problema "A che episodio sono arrivata?", o meglio, magari lo farebbe utilizzando le mille formule che possiede, ma io non avevo né tempo, né sbatti di farlo e quindi, facendo affidamento solo alla mia memoria, ero letteralmente disperata.
Ma adesso ho scoperto che esiste un sito (GRATUITO!) che mi evita tutto lo sbattimento e mi fornisce la pappa pronta. Basta inserire tutte le serie tv che stai seguendo, flaggare le puntate che hai visto di ognuna e il sito fa la meravigliosa magia di riassumerti la tua Serial Situation. La mia vita è cambiata per sempre ed è la seguente:

Ho 316 episodi da guardare, da 15 serie diverse.

Non vi nascondo che mi è venuto un colpo quando ho letto la frase, ma nello stesso tempo ho detto: Che figataaaaaaaaaaa!!!!
Indagando un po' nel sito ho scoperto che, da utente iscritto quale io sono, ti fa anche una statistica generale del tuo Status da SerialMinder ed è risultato che: 

  • In tutta la mia vita ho visto 43 serie tv (pensavo di più ma di sicuro mi sarà sfuggito qualcosa). No, dico: 43!
  • Quelle 43 serie tv sono pari a 2566 episodi. No, dico: 2566!
  • Cazzo, ho passato 2 mesi, 1 settimana, 3 giorni e 9 ore della mia vita a guardarle! E se penso che non ho ancora finito e non finirò mai un po' mi fa sentire una nerd sfigata e asociale.
  • L'ultima serie che ho aggiunto è "Homeland", che non ho ancora visto, e per cui ho deciso di fare un bel respiro e spararmi il recuperone non appena finirò quello di "The Big Bang Theory" (che, tra l'altro, mi sta facendo piegare dal ridere!).Intanto però mi metto un Post-It in testa pregando la mia mente malata di smetterla di voler fare recuperoni altrimenti non ne esco più viva!!!
In conclusione, è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo no?
Se i SerialMinder come me non hanno ancora visto "The Affair" vi devo dire solo una cosa: siete dei FAKE!!!

Ah, il sito si chiama tvshowmanager, ovviamente.

;-)
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giovedì 13 novembre 2014

God Save The (MY) Fridge

Io odio buttare via le cose. Specialmente la roba da mangiare.
Sono nata con un padre che faceva tre lavori per mantenere la famiglia e di ogni cosa che veniva comprata bisognava goderne al massimo. Di conseguenza anche tutto ciò che era ginnastica per le nostre mandibole non bisognava sprecarla.
Cresciuta con questa educazione e forte del fatto che ormai fossi l’unica componente del mio nucleo familiare, dopo 4 anni di convivenza esclusiva con me stessa (e con “ChePalle!” che va e viene senza regolarità), ovviamente io sono diventata una campionessa a far scadere praticamente tutto. 
E questa cosa mi fa andare in bestia!
Avendo poco tempo per gestire tutta la spesa poco alla volta in settimana, tendo ad andare al supermercato una volta al mese insieme alla mia lunghissima lista della spesa, i miei sacchetti per la spesa e la mia mise per fare la spesa e, una volta a casa, ripongo con scarso ma tentatissimo ordine il supermercato, ehm volevo dire la spesa, negli appositi spazi della mia mini cucina.
Ed è qui che si presenta il problema. Almeno il 30% della spesa RIMANE negli appositi spazi ben oltre la scadenza a causa di impegni come:
- Mamma rompicoglioni che mi stressa che devo andare a mangiare a casa sua almeno un giorno in settimana e il sabato. Voi direte: “Ma scusa, dille che non vai più così spesso e stop.” La mia risposta è semplice, chiara ed assolutamente indiscutibile: Mia Madre è La Classica Terrona (senza offesa ovviamente, è mia madre!!) e NON ESISTE UN NO se non in casi di emergenza\impegni a maggior ragione se si tratta di andar lì a mangiare. Chi ha madri come la mia so che mi capisce perfettamente e mi è vicino virtualmente e mentre mi legge muove la testa in segno di diniego sussurrando: “Non c’è scampo a queste madri!”.
- Nuoto due volte alla settimana proprio durante l’ora di cena e quindi quando torno a casa o muoio sbavando sul divano senza mangiare o schifezzo sul divano guardando X-Factor. Ogni tanto capita che “ChePalle!” viene per cena in quei giorni e allora in parte il frigo è salvo perché cucina!!
- Aperitivi, cene e\o inviti a casa d’altri. Imprevisti che arrivano tendenzialmente quando, proprio la stessa mattina, ti eri ricordata di tirare fuori la carne dal freezer per la sera. Dio, se quei pezzi di carne potessero parlare …..

Insomma , per farvi un esempio, questo mese sono riuscita a buttar via:

2 uova
1 melanzana (e dire che ne avevo presa solo una proprio perché non volevo rischiare di buttarne via, appunto!)
1 pezzo di burro
1 mozzarella
Qualche patata
1 confezione di insalata
Mezza confezione di gorgonzola


Detto questo, se mio padre venisse a sapere tutto ciò, sarei una donna morta!!!
Che posso fare per ottimizzare il tempo e salvare il mio frigo da una fine crudele?
Help!


martedì 11 novembre 2014

Love Dinner

Eh insomma, c'è una ragazza che viene in piscina con me che è in gamba. Single, ma in gambissima. Non demorde mai, organizza viaggi. E' la classica tipa "iolecoselefaccioanchedasola" (si è appena prenotata un weekend da sola a Valencia), ma è anche una tipa da "unragazzomipiacerebbetanto" (infatti prova ad uscire con un sacco di gente ma non è fortunata).
Fatto sta che qualche mese fa avevo organizzato una serata in cui l'ho portata fuori a bere insieme ai miei amiconi, ma diciamo che non è partita nessuna particolare scintilla da parte di nessuno.
Poi, un paio di settimane fa, parlando con lei, viene fuori il nome del mio amico Andrea in un modo che mi fa capire che lei lo crede il mio fidanzato (a breve le spiegherò tutto, datemi tempo!).
Io devo aver fatto una faccia tipo "areyoufuckingkiddingme?".
"Ma guarda che Andre non è il mio ragazzo?" specifico io.
"Davvero? Io credevo fosse il tuo ragazzo!" dice lei.
"Veramente è il mio migliore amico!!" e rido.
"Cavolo, io pensavo che fosse il tuo Lui. Tra l'altro è veramente carino!!" sottolinea lei.

Tempo zero, apparecchio un'altra serata con lei e i miei amiconi per lasciare che l'amore faccia il proprio corso. Accenno qualcosa ad Andre dicendogli che ha fatto colpo e lui, impassibile come il solito uomo che non deve cedere mai, mi dice che non se la ricorda e che blablabla ho perso interesse.
Andrea, per me, è il ragazzo perfetto ma io lo amo incondizionatamente quindi non conta il mio giudizio perché tendo sempre a pensare che lo debbano venerare tutti, o quantomeno tuttE. Lui lo sa e quindi cerca di calmare questa mia foga nel cercargli una donna. :-)
La serata, ieri, procede. Nessuno bacia nessuno, nessuno lascia da solo nessuno, stiamo tutti insieme, ci divertiamo e ovviamente le birre si prosciugano sempre troppo presto. Le chiacchiere scivolano via sempre più velocemente e, alla fine, la bella serata termina.
Torno a casa contenta, come tutte le volte che passo la serata insieme a loro, i miei amici di sempre, quelli di cui non potrei proprio fare a meno perché parte di ciò che ero e di ciò che sono diventata ora.

Mentre torno a casa, sento il knock knock del mio telefono.
E' Andre.

"Sai che potrebbe interessarmi???"

Sorrido.
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giovedì 6 novembre 2014

It's all an Eat Eat = E' tutto un magna magna.

Pensavo di essere una delle poche sfigate che in questa azienda non avesse mai avuto una promozione a livello di doblone, cash, soRdi, stipendio che dir si voglia.
E invece no. Basta aprire un attimo gli occhi e mi accorgo che, cazzo, siamo in tantissimi!
Dopo quattro anni passati a farci il culo su un progetto che alla fine funziona e funziona grazie a noi, nessuno … ripeto … NESSUNO è riuscito ad ottenere una gratificazione in senso monetario che potesse in qualche modo farci dire: “Cazzo, almeno ne è valsa la pena dopo tutto 'sto sbattimento!”.
Ho detto nessuno? Ho detto una cazzata.
Perché in realtà, come del resto the Italian Business docet, qualcuno ci è anche riuscito ad ottenere dei grandi riconoscimenti non solo sul conto corrente, ma anche gerarchicamente. Ma indovinate un po’? Sono sempre i soliti (IG)noti! Sapete, quelli che già prima guadagnavano l’impossibile, con auto pagata, benzina pagata, sti cazzi pagato, e adesso hanno anche chi gli fa il bidet e gli ruga il caffè. Non mi stupirei se avessero anche in regalo il pacchetto “Massaggio con Happy Ending” incluso nel contratto.
Alla faccia della crisi, chi ne ha più bisogno (e diciamocela tutto se lo merita) rimane con le tasche vuote e tanta, … ma tanta, …. tantissima delusione.
Io ho la fortuna di essere giovane. Mi hanno dato un lavoro che mi permette di avere più visibilità (nonostante il lavoro sia triplicato aggratis). Posso provare a continuare ad avere la speranza che un giorno forse anche a me verrà riconosciuto qualcosa.
Ma poi mi guardo in giro e vedo tante facce che un tempo avevano la mia stessa speranza e che sono state messe da parte senza nemmeno un grazie e inizio a credere che la speranza non porti da nessuna parte, che la vita è dura e che non bisogna mai aspettarsi niente da nessuno ma limitarsi ad apprezzare ciò che si ha e tenerselo stretto.
Tutte robe banalissime che pure la nonna ci diceva quando eravamo piccoli, ma vi prego di perdonare la banalità di questa frase a fronte di ciò che sto per dirvi.
Per me è tutto vero quello che ci dicevamo le nostre nonne.
Ieri sera sono uscita dal lavoro amareggiata per la tensione e la delusione e la mancanza di gratificazione generale che si respirava in azienza tanto che ho spento anche la radio perché nemmeno La Pina e Diego riuscivano a consolarmi.
Poi arrivo a casa di mia sorella … “Zizzi!!!”, sento chiamarmi. Mi giro e vedo arrivarmi tra le braccia una cuccioletta con mezzo moccolo al naso che zampetta indossando le infradito con le calze.

E, ve lo giuro su Dio, ho dimenticato tutto.

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lunedì 3 novembre 2014

La Mortisia che conosco io ha l'accento sardo.

La notte di Halloween arriva solo al secondo posto nella Top List delle feste che odio di più.
Carnevale credo che non lo batterà mai nessuno. L'ho sempre odiato anche da bambina e sempre lo odierò.
Le feste in costume sono terrificanti anche quando non è Halloween. Non mi divertono e vorrei prendere a sberle tutti gli zombies che incontro per strada.
Quest'anno, invece di barricarci in casa e a non farci vedere da nessuno (rischiando peraltro che qualche bambino venisse a bussare alla nostra porta bramando caramelle che sono nostre), abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso e, senza volerlo, rimanendo comunque in tema.
Ci siamo armate di biglietti della metropolitana e ci siamo dirette al Teatro della Luna perché lì c'era una famiglia un po' strana ad attenderci: La famiglia Addams - Il musical.
Le musiche e gli arrangiamenti erano davvero molto belli anche se la parte cantata non sempre era eccezionale. Mercoledì e il fratello non erano quasi mai precisi e a tratti urlavano troppo.
La storia è molto divertente. Mercoledì è ormai grande e si innamora di un ragazzo normale che la rende più romantica, dolce e in vena di matrimonio invece che cupa e cattiva. Questo, ovviamente, fa girare le palle alla nostra Geppi Cucciari, ehm, volevo dire Mortisia.
Insomma se siete dei veri amanti dei musical, questo spettacolo fa al caso vostro.
Non aspettatevi un musical alla "Priscilla, la regina del deserto" o "Dirty Dancing" o "La Bella e la Bestia" dove cantate e ballate di brutto su canzoni a voi note.
Qui parliamo di una serie tv che è stata trasformata in musical. Quindi parliamo di canzoni che non conoscerete, saranno completamente nuove, inedite e protagoniste per almeno il 95% dello spettacolo.
Se questo tipo di messa in scena non fa al caso vostro ma vi piace tantissimo la Famiglia Addams, io vi consiglio di guardarvela a casa vostra, in dvd.
Se invece avete voglia di sentire qualcosa di nuovo e divertente fatto in musica e vedere una Mortisia con l'accento sardo, beh, allora è proprio il caso di comprare il biglietto!
Una bella scoperta? PierPaolo Lopatriello. Nello spettacolo è Zio Fester. E' straordinario. Lo amerete!

:-)


mercoledì 29 ottobre 2014

L'amore non viene mai una volta sola.

Ci sono tante persone che fanno musica e la fanno anche bene. Ma pochi riescono a spiegartela così bene da capirla al volo come se la capissi da sempre.
Cremonini è questo. E' musica a trecentosessantagradi e, al di là che sia un genere che possa piacere o meno, i suoi testi sono raffinati, delicati e diretti in modo intelligente.
Se nella vita di tutti i giorni mi si fa felice con poco (basterebbe anche solo un kinder bueno), nella musica devi avere quel dettaglio in più che catturi la mia attenzione. Non necessariamente originale, ma attento nei testi e negli arrangiamenti.
Cesare quel dettaglio ce l'ha. Ce l'ha eccome. Ci ha accompagnati al pianoforte mentre cantavamo, ha fatto due minuti di pianoforte e sax tenendo l'intera platea in silenzio affascinata nonostante non fosse niente di riconoscibile del suo repertorio. Ci ha raccontato la sua musica.

Abbiamo riso con "Mondo".
Abbiamo pianto con "Io e Anna".
Abbiamo goduto nella versione live di "Padre Madre".
Abbiamo sospirato con "Vorrei".
Abbiamo ballato come delle pazze con "50 special" (son tornata 15enne in un lampo!!)
Abbiamo applaudito agli assoli di pianoforte e sax.

All'una e dieci mi sono infilata nel letto con un'esperienza in più, con l'immagine di due amiche che dopo 15 anni condividono ancora emozioni insieme. 
E con un po' più di musica nel cuore, ho chiuso gli occhi vinta dal sonno.
Inutile dire che ho dormito da Dio.


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lunedì 27 ottobre 2014

“L'amore sboccia tra persone, non tra sessi. Perché porsi dei limiti?”

Eh insomma, io non lo avrei saputo dire meglio.
Lei è Daria. Sì, la Bignardi. Il personaggio più in gamba e intelligente che io abbia mai visto in una rete televisiva italiana. E non lo dico per quello che dice qui sotto. Ma perché racconta sempre tante storie e sono storie vere, senza sovrastrutture che molta di quella gentaglia in tv ama utilizzare. Le belle facce a me non piacciono, a me piace chi ha sostanza e la fa vedere, senza preoccuparsi delle conseguenze. E secondo me lei lo fa.
Buona lettura.

Renzi, fai in fretta. Siamo rimasti soli in Europa assieme a Cipro Grecia Lituania Lettonia Bulgaria Polonia Slovacchia Romania: con tutto il rispetto, non esattamente i Paesi all’avanguardia dell’Unione. In Danimarca ci si sposa tra persone dello stesso sesso da una vita, in Olanda dal 2001, nella cattolica Spagna dal 2005 e in Francia dall’anno scorso: siamo rimasti solo noi pisquani, per dirla alla milanese, ad arrancare sui diritti di chi vuol farsi una famiglia.
Renzi, fai presto che tra un po’ Papa Francesco ti supera a sinistra. Fai presto che i sindaci ti stanno soffiando l’opportunità, fai presto che tre italiani su quattro lo vogliono.
Quando mai il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato convincente e accattivante come nelle bellissime foto che lo ritraggono con le famiglie arcobaleno sposate all’estero di cui ha trascritto le unioni, coi bambini che giocano, le due mamme che ridono e i due papà che si commuovono? Che cosa c’era di più normale che quelle foto, quelle famiglie e quella allegria?
Renzi, fai presto: le unioni tra persone dello stesso sesso sono una cosa tanto normale che, leggendo dei dispersi nella spedizione in Nepal, nessuno, a proposito di Lizi Hamer e di sua moglie che si temevano scomparse – pare invece stiano bene, per fortuna –, ha fatto caso al fatto che fossero una coppia di donne. È normale in tutto il mondo più evoluto, persino nell’America che ci dicevano puritana è stato un dilagare di Stati che hanno approvato matrimonio o unioni civili.
Ci si innamora di chi ci si innamora, ed è giusto che chi vuole formare una famiglia possa farlo e sia tutelato civilmente. Punto. Non c’è più nulla da pensare, ponderare, mediare, aspettare. Il mondo va così: c’è già andato, ed è la forza delle cose vere. È difficile per tutti creare una famiglia, proteggerla, mantenerla, tener duro: ed è molto probabile che chi ha dovuto lottare per avere la famiglia che voleva se la tenga più stretta degli altri.
Renzi, fai presto, che Alfano non ti fa bene. Non ci sono più scuse, non ci sono più «Ah, se fosse per me» o «Subito dopo la legge elettorale» che valga. Se non fosse stato per te, nessuno ti avrebbe regalato quel che hai ottenuto, quando eri il più giovane presidente della Provincia e volevi fare il sindaco, e da sindaco hai voluto fare il segretario del Pd, e da segretario il premier di questo Paese. Se non fosse stato per te, chi te l’avrebbe lasciato fare quello che hai fatto? Mettici la stessa grinta e la stessa convinzione. Permettici di fare un salto in avanti, o almeno, ormai, di non rimanere così imbarazzantemente indietro come siamo ora, nel Pleistocene dei diritti. Facci sentire che non siamo un Paese arcaico. Adesso.


estratto dal blog di Daria Bignardi.
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giovedì 23 ottobre 2014

Il miglior posto è in mezzo agli animali.

Lunedì volevo fare un post sul mio weekend trascorso in mezzo a tanto pelo animale, ma oggi è già giovedì e mi sembra ormai troppo tardi visto che ormai il nuovo weekend è alle porte. Quindi vi lascio solo l'immagine del mio weekend passato per donare a voi quel sorriso che vi verrà in automatico guardando questi meravigliosi amici pelosi. 

Bea, salvata dagli esperimenti malefici di laboratorio. Le ho dedicato un'intera giornata e ne è valsa la pena. Alla fine l'ho conquistata e si è lasciata spupazzare e niente più coda in mezzo alle gambe vicino a me.
In teoria sarebbe mia cognata. :-)

Pesca, il nuovo gattino di due mesi che siamo andati a recuperare in un posto in cui l'amore per gli animali si sente a km di distanza.
In teoria sarebbe la mia seconda nipotina pelosa.

Charlie, un piccolissimo (ma veramente piccolo piccolo) Jack Russel che ha aperto il cuore al mio migliore amico Andrea. Lo voleva così tanto che è andato fin su a Lecco a prenderselo.
Va da sè che anche Charlie è diventato il mio migliore amico peloso.

"Possiamo essere tutto, tranne animali. Dire che lo siamo è offendere tutte le altre creature che lo sono davvero."

Loro vanno amati.
Perché non c'è niente di più vero dell'amore con cui loro ti ricambiano.

Direi che non va aggiunto altro.
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giovedì 16 ottobre 2014

Ho una - Baby E.T. - in famiglia.

PRIMA SCENA

Tutti a cena a casa di Daddy&Mommy. La famiglia al gran completo.
Io: Sister ma poi com'è andato il battesimo di pallavolo della Nana sabato scorso?
Sister: Bene, un po' noioso perché hanno fatto solo le foto e si sono presentati.
Nana (con fare minaccioso): Zizzi, avevi detto che venivi anche tu uffi. Perché non c'eri?
Io: Eh amore, ti avevo detto che venivo se ero a casa ma quella sera non ero a casa.
Nana (con fare più minaccioso): E dov'eri?
Io: Ero a mangiare la pizza con degli amici che non vedevo da parecchio tempo. Io e te ci eravamo viste già la mattina così ho deciso di uscire con loro e salutarli.
... ci pensa su ...
Nana (con fare "eadessodimmilaverità"): E dimmi Zizzi, secondo te sono più importanti i tuoi amici o io???????

Direi che cominciamo bene.


SECONDA SCENA

Nana e Sister sono a casa sul divano a guardare le foto vecchie sul telefono.
Sister trova una foto di me e la Nana a due anni mentre eravamo in spiaggia a giocare insieme.
Questa qui:



Sister: Asia, guarda che bella questa foto!!
Nana la guarda, la osserva, sorride e dice: "Certo che io e la Zizzi siamo praticamente cresciute insieme!"

Di cervello siamo sicuramente coetanee. Non posso certo darle torto. :-)


TERZA SCENA

Negogazione della Sister con la Nana per uscire a bere un caffè da un'amica.
Nana: "Ti sembra carino? Ieri sei andata a Zumba e quando sei tornata io dormivo quindi non siamo stati insieme; stasera esci ancora e non stiamo insieme ..."
Sister: "Amore, allora vieni con me."
Nana: "E ti sembra carino lasciare papà tutto da solo? Comunque signorina da oggi in poi tu esci solo per andare a Zumba e se mi vuoi portare con te dobbiamo assicurarci che con papà ci stiano i nonni!!!".


Gosh! E' sempre più difficile, ma è sempre più divertente. :-)

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lunedì 13 ottobre 2014

Pensando a colori.

In un giorno di pioggia così, passerei le giornate a fare foto alle nuvole.
Si muovono velocemente, cambiano colore ogni battito di ciglia e modificano la loro forma ad ogni scrocchiar di dita.
Mi incantano. A volte sto delle ore con gli occhi puntati verso l'alto e nemmeno me ne rendo conto.
Questa cosa mi capita solo con il mare. Sono capace di stare lì davanti a quell'acqua immensa senza annoiarmi mai. Osservare il colore del mare che si adegua al colore del cielo fino a che non diventano un unico, misterioso, affascinante nero intenso.
E' autunno ormai. E io adoro i colori dell'autunno. Odorano di castagne appena raccolte e di prime coccole sotto al piumone.
Di pop corn e cinema.
Di donne che si vestono e alberi che si spogliano.
Di serate a quattro mani e voce alla tastiera mentre fuori lo scroscio della pioggia ci dà il tempo.

E' musica.

Quando sto bene sento solo musica intorno a me.

Benvenuto Mr. Autunno.


Dall’altra parte della terra il sole che qui si cela dietro l’orizzonte, là emerge dalla notte.
Così l’autunno ha un suo corrispondente in una lontana primavera. 

giovedì 9 ottobre 2014

Do I rock?

Cambiamenti.
La sedia dove appoggio il culo non è la stessa di ieri e il mio culo lo sente. Continuerà a muoversi ininterrottamente fino a che non troverà la posizione giusta per questo tipo di sedia.
Anche la luce che riflette sullo schermo del pc è diversa e i miei occhi si devono ancora abituare.
Il caffè lo prendo al piano S e non più al 3 piano.
Di fronte a me ho il mio nuovo capo e non più una collega con cui dovevo quasi urlare perché un po' sorda.
Sono nel mio ufficio solo da 57 minuti e mi sono persa già tre volte. Chissà cosa succederà quando dovrò cercare il bagno.
I muri sono tutti arancioni e le colonne grigie. Ho appena scoperto che l'accostamento mi piace. Non avevo neanche mai pensato che questi due colori potessero stare vicini.
Il vociare che ho intorno è diverso. Un po' perché ovviamente le persone non sono più le stesse, ma soprattutto perché ora ci sono più uomini intorno a me. Ho un sottofondo baritono, non più contralto.
Se guardo fuori dalla finestra vedo la tangenziale est e un sexy shop. Prima vedevo un laghetto con i meravigliosi cigni neri e i lori piccoli e questa cosa mi turba un po'. Forse è l'unica cosa.
Mi sento gasata.
Mi sento felice.
Mi sento già in fase di cambiamento come l'ambiente che mi circonda.
Voglio pensare positivo.
Voglio credere che da adesso in poi la mia depressione lavorativa possa evaporare lentamente lasciando il posto ad una piccola soddisfazione.
In bocca al lupo a me.
"ChePalle!" stamattina mi ha scritto: YOU ROCK!!!

Speriamo.



giovedì 2 ottobre 2014

Candle Kiss

Ieri sera ero a casa da sola. Una serata tutta per me, con me.
Ogni tanto ci vogliono queste serate in cui facciamo del nostro spazio ciò che vogliamo. Ci allontaniamo dalla realtà fuori e respiriamo l'intimità della nostra dimora, senza permettere a nessuno di bussare alla porta d'ingresso del nostro mondo in solitudine.
Come diceva Vasco? ... "Tu sola dentro a una stanza e tutto il mondo fuori!"!!!
Ieri sera ho deciso di trascorrere la mia serata prendendo in mano il mio ebook, spegnendo tutte le luci e accendendo solo le candele della stanza. Niente altro.
Prima di cominciare a leggere mi son ritrovata a sorridere tra me e me perché quell'atmosfera mi piaceva moltissimo (io adoro le candele dell'Ikea!) e l'idea di immergermi nella seconda metà del '900 insieme a Ken Follett con quella luce soffusa di contorno mi ha fatto quasi emozionare. No, non quasi. Mi SONO emozionata!
E' stupido, per così poco? Forse sì, ma quando riesci a trovare il tempo di fare finalmente qualcosa che non riesci mai a fare nonostante tu lo voglia terribilmente (sto parlando in SPSP???), sei talmente sorpresa e contenta che non trattieni l'emozione. Quell'emozione simile a quella dei cani quando ti scodinzolano con occhi felici.
E' stata una bella serata.
Mi fa strano usare questa frase per descrivere una serata trascorsa solo con me stessa, ma è stato davvero così. Mi sono divertita, nonostante non abbia fatto nulla di speciale.
Però è stata la MIA serata e l'ho passata come volevo io.
Meglio di così! :-)


martedì 30 settembre 2014

The Sexiest years.

Masters of Sex credo sia una delle serie più belle e intense degli ultimi anni.
Il modo in cui Ashford è riuscito a ricreare il rapporto tra Bill e Virginia è sorprendente. Il loro rapporto, a livello visivo, è uno dei più riusciti di sempre. L'intensità che si sente attraverso i dialoghi, gli sguardi e i loro contatti fisici è la stessa intensità con cui noi tutti immaginiamo il rapporto dei nostri sogni.
Tutta questa meraviglia è ambientata sotto le brillanti luci a cavallo degli anni '50 e '60. 
Se avessi potuto scegliere, avrei voluto nascere in quegli anni. No, non nascere. Avrei voluto essere adolescente durante quegl'anni. In quell'epoca tutto era affacciato al futuro e la paura costante di una possibile Terza Guerra Mondiale fomentava la voglia di godersi tutto e subito, senza perdersi niente, nemmeno un respiro. Ogni giorno come se fosse l'ultimo, l'ultimo momento di essere ciò che vogliamo.
Che meraviglia!

Quei corpetti scomodi, ma soooooo sexy.
Quelle Cadillac vecchia, ma soooooooo chic.
Quei Jukebox che trovavi in tutti i locali del mondo.
I Beatles!!!
La rivoluzione sessuale.

Che meraviglia! Sì, lo so l'ho già detto ma io sono pazza di quegl'anni!!!

E voi? In quali anni avreste voluto vivere?



martedì 23 settembre 2014

Me vs. New Life

Forse è arrivato il mio momento.
Il mio momento in termini lavorativi.
Il mio capo mi ha detto che vuole puntare su di me affidandomi il controllo di gestione di un'altra società del gruppo, oltre a quello che già faccio. Per me sarebbe doppio lavoro e doppia responsabilità.
"E' una promozione.", mi ha detto. "Perché è chiaro a tutti che tu ci sai fare.".
Ecco, non si è specificato se questa promozione sia solo in termini lavorativi o anche economici (oggi pomeriggio ci sarà la riunione ufficiale in cui si metteranno le carte in tavola) ma va detto che se non ne parlano loro ne parlerò io perché, appunto, proprio perché "ci so fare" non sono completamente deficiente da ignorare la questione -money-.
E' un cambiamento. Una svolta per me. Da 12 anni stavo scavandomi la fossa della depressione dentro ad un ufficio che non mi dava stimoli, né fiducia e né motivazione.
I cambiamenti mi piacciono. Li anelo, li cerco quando non ci sono, provo a toccarli quando mi sfiorano.
E' ovvio che i cambiamenti arrivano sempre a braccetto con un po' di ansia, ma è quell'ansia positiva del -non sai cosa ti aspetta- e io in questa sensazione mi ci ficco come un topolino nella sua tana. Mi succhio tutta l'adrenalina e mi rifletto allo specchio dandomi una pacca sulla spalla immaginaria sussurrandomi: "Forza ragazza, buttati e prendi tutto ciò che sa di nuovo!".
E io cerco di seguire quel mio consiglio e mi sento scodinzolare come un cagnolino di un canile a cui viene presentato il suo nuovo padrone.
Allargo le braccia a ciò che verrà e lo annuso: ... sa di fresco.


Life always offers you a second chance. It's called tomorrow.

giovedì 18 settembre 2014

10 Books, 31 years old, 1 life.

Su facebook gira un giochino carino in cui bisogna elencare i 10 libri più importanti che hanno segnato la nostra vita.
Adoro 'sti giochetti, ancora di più se si tratta di libri e serie tv. :-)
La cosa difficile è che in trent'anni (anzi 31, non fare la furbetta MyP!) è difficile ricordarseli tutti e farne una selezione attentissima.
Ma ci provo, e proverò anche a farla non in ordine di importanza ma in ordine di crescita, partendo proprio dal primo libro che ho letto quando ero piccina fino all'ultimissimo mi ha lasciato qualcosa dentro.

Pronti?
Ready, steady, .... GO!

1. "Il Piccolo Principe" di Antoine de Sant-Exupéry. La facilità con cui mi ricordo il titolo di questo libro non è certamente pari a quella per ricordarne l'autore, ma chi non ama questa storia? Sono dell'idea che è proprio grazie a questo piccolo libricino che sono diventata una fervida lettrice.

2. "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde. Ok sì, non è proprio un libro ma una commedia teatrale ma io l'ho adorato. E' ironico, coinvolgente, divertentissimo e geniale.
Insomma è Oscar Wilde, mica pizza e fichi no? Ed è grazie a questo libro che ho deciso di approfondire la letteratura straniera a scuola. E quella inglese l'ho adorata e l'adoro ancora adesso.

3. "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello. Il '900, secondo me, non poteva cominciare meglio di così. Mi è capitato di recente di leggerne un pezzo con un ragazzo a cui faccio ripetizioni e io ancora adesso rido. Adriano Meis mi piacerà sempre. Questo è un dato di fatto.

4. "Padrona del gioco" di Sydney Sheldon. E' il libro che ha portato alla mia svolta, che mi ha definito il carattere in merito alla lettura. E' il primo libro che mi sono comprata io, che ho scelto, che ho amato e mi ha permesso di capire che sì, il thriller sarebbe stato il mio genere di lettura. Da questo libro mi sono sentita un po' più grande. :-)

5. "Il diario di Bridget Jones" di Helen Fielding. Quando ero una liceale ero la classica ragazza che non sa né di carne né di pesce. Timidissima, un po' buffa perché dicevo sempre la prima cosa che mi veniva in mente anche quando era terribilmente sbagliata, ecc ecc. Inutile dire che Bridget Jones per me era la trentenne che sarei diventata da lì a 15 anni.
Adoro essermi sbagliata. Ma lei mi ha fatto davvero ridere tanto e piangere in egual misura.

6. "Oceano mare" di Alessandro Baricco. Che dire? L'unico suo libro che ho letto perché mi è piaciuto talmente tanto da aver sempre avuto il terrore di esser delusa dagli altri.
 - Aveva il cuore che gli sbatteva da dentro come un matto, le mani che gli tremavano e uno strano ronzio nelle orecchie. Non c'era da stupirsi, pensò: non capita tutti i giorni di riuscire a volare. -  
Devo aggiungere altro?

7. "A volte ritorno" di John Niven. L'ho scoperto così, per caso. Mi piaceva la copertina e l'ironia del titolo associato ad essa. E' una delle poche volte in cui il caso mi ha portato fortuna. Il libro è fantastico! Divertente, ironico, senza peli sulla lingua, e terribilmente realistico. Un libro per niente stupido, anzi. Nella sua assurda finzione ci ho trovato una grande e assoluta verità in merito al mondo di oggi.

8. "Il terzo gemello" di Ken Follett. Il primo libro di Ken che ho letto e che mi ha letteralmente stregato in senso ossessivo. Il primo libro per cui sono rimasta sveglia la notte per leggerlo. Avrò avuto 18 anni e credevo che questo sarebbe stato il mio preferito di sempre. 
Come mi sbagliavo ... L'ho già detto che adoro sbagliare? :-)

9. "La regina dei castelli di carta" di Stieg Larsson. L'ultimo libro della trilogia Millennium è il più appassionante di tutti. Forse forte del fatto che i due precedenti mi avevano dato la scossa necessaria per arrivare ad amarne la conclusione. Quello scritto meglio, secondo me, non tanto in quanto a scorrevolezza o trama, ma per il modo in cui Larsson ha saputo descrivere alcuni fatti che nemmeno il film ha saputo reintrepretare così egregiamente. 

10. "Shantaram" di Gregory David Roberts. Credo di averlo letto l'inverno scorso. Trovato per caso girovagando tra i vostri blog. E' stato il libro su cui avrei giurato di non avere interesse eppure mi ha catturato. La storia di quest'uomo ambientata a Bombay è riuscita a stregarmi talmente tanto che, nonostante non sia una fan dell'Oriente, mi ha portato ad esserne curiosa. A voler buttare un occhio su quel mondo tanto diverso dal nostro, ma che comunque è sempre un mondo che merita di essere protagonista della mia curiosità e della mia voglia di viaggiare. Un aggettivo per descriverlo? Dannatamente intenso.


Uff, che fatica. C'ho messo tre giorni per stilare questa lista e non è stato per niente facile.
Volete giocare anche voi? Fatelo! Non c'è bisogno di una nomination per fare qualcosa che ci diverte fare.
HAVE FUN! :-)



lunedì 15 settembre 2014

"Giochi con il tasto nero, sei la nota che fa il blues"

Adoro la musica dal vivo.
Fosse per me, assumerei una band che mi suonasse dal vivo a casa tutte le sere.
Mi rilassa e mi eccita allo stesso tempo. Mi piace chiudere gli occhi e lasciarmi possedere dai suoni, ma mi piace anche prestare attenzione ai vari strumenti e invidiare chi li sa suonare così bene.
Sono anni che, da sola, tento di suonicchiare la tastiera e mi sento una schifezza quando sento queste cose qua sotto sbavando dall'invidia.


Quelle mani, Dio mio! Quanto vorrei muoverle in quel modo!

Ieri era il mio compleanno e ieri sera avrei voluto festeggiare con una cenetta di pesce a casa con a fianco una voce e una chitarra che mi tenessero compagnia la mia cena romantica.

E invece no.

Asia riesce a vincere anche nel giorno del mio compleanno. Ieri sera le ho portato a casa un meraviglioso gattino di neanche due mesi trovato per strada. La mamma e papà hanno dato l'ok e io sono arrivata con questo trasportino minuscolo con dentro un nanissimo e bellissimo gattino.
La Nana ha pianto dall'emozione perché lo desiderava tanto.

E io, felice di vederla felice, avevo voglia di tornare a casa e sentire un pianoforte suonarmi la ninna nanna ...

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giovedì 11 settembre 2014

Reading, thinking, ... living.

In questo ultimo mese ho capito un po' di cose:

1- Stephen King ha delle belle idee, ma non mi piace il modo in cui le racconta.
Avevo letto il mio primo suo libro all'inizio di quest'anno (23.11.'63) e mi era piaciuto talmente tanto che ne ho provato a leggere un altro quest'estate. L'idea è davvero brillante, davvero, ma non credevo che King potesse essere così prolisso da costringermi a finire un suo libro con poca voglia (la magia la tollero a pochisssssssssssssssssssime dosi, quasi nulle. No, totalmente nulle).
I fan di King mi ammazzeranno ma non credo che ne leggerò più un altro dei suoi.

2- Ho capito che fare sport ti fa sentire una sportiva anche quando non lo sei davvero. Mi sono iscritta in piscina per ben due volte alla settimana. Non so se ce la farò a 'sti ritmi e non so se il lavoro mi permetterà di essere costante, ma ci voglio provare perchè da quando nuoto mi sento fisicamente meglio e questo mi fa sentire molto COOL.
Sì ok, la smetto.

3- Per certe cose non c'è età, Gardaland è una di queste. Per la prima volta in trent'anni ho trovato un parco vuoto con tempi di attesa che andavano dal MINUTO ad un massimo di 15 MINUTI. Impossibile non scodinzolare all'idea di passare un'intera giornata a correre di giostra in giostra senza folle intere in fila ad attendere il proprio turno. 
Impossibile non gioire all'idea che l'omino delle montagne russe ti lascia stare sulla giostra per un altro giro senza rimettersi "in coda".

4- I bambini crescono meglio con un animale accanto. Meglio se un cane. La loro anima si riempie. Sono bimbi ricchi dentro, bimbi veri, ... pieni nel cuore.



mercoledì 27 agosto 2014

The way back home

Una delle cose che mi piacciono di più delle vacanze è anche il ritorno a casa.
Riprendere confidenza con i tuoi spazi, dormire sul tuo cuscino, riavvertire odori familiari.
Il contatto fisico.
Sentire che alcune persone ti sono davvero mancate mentre eri via e toccarle. Ritrovare il piacere del dialogo, delle risate, dell’intimità insieme a loro.
Accorgersi che non è tanto il raccontare loro le vacanze che ti interessa , ma ricominciare a intrecciare la tua vita con la loro.
E’ bello tornare a casa.
Bello sentire la mancanza di casa.

Bello rendersi conto che la vita da cui in estate tentiamo di scappare è quella che in realtà, negli altri 10 mesi dell’anno, ci fa sentire vivi.

lunedì 21 luglio 2014

Oh, well ...

Quando chiedono ad un appassionato di serie TV cosa fa durante l'estate, visto che ce ne sono meno.





Scusate, ma era talmente bella che non ho resistito!
:-D

venerdì 11 luglio 2014

Senso in versi

"Dopo qualche anno che stavamo insieme, le differenze fra noi si sono attenuate, e abbiamo cominciato ad assomigliarci. Siamo diventati come strumenti musicali accordati sulla stessa tonalità. Io restavo la chitarra, e lui il pianoforte, ma suonavamo la stessa musica."
- Sei come sei, M. Mazzucco -


E qui non stiamo parlando di essere romantici, teneri o dannatamente innamorati.
Ci sono pagine di libri che vorresti strappare solo per poterle tenere con te perché in quelle pagine ci sono scritte parole che esprimono esattamente quello che avevi sempre cercato di dire senza mai riuscirci.
La chiamano arte, quella della scrittura, ma è molto di più.
E' senso, visione di insieme, scelta, è costruzione, coscienza.
E' bellezza. Non quella grande di Sorrentino. Quella vera che ci sorride quando abbiamo voglia di piangere.




mercoledì 2 luglio 2014

Love (and food) on top.

Se dovessi fare un riassunto in una parola della mia vacanza sicula direi sicuramente ZIZZI (il nuovo soprannome che la Nana ha deciso di darmi!).

Se dovessi farlo in dieci parole direi: MA QUANTO CAZZO SONO BUONI GLI ARANCINI FATTI IN CASA?????

Se dovessi farlo in venti righe direi: MA QUANTO CAZZO SONO BUONI GLI ARANCINI FATTI IN CASA E IL VINO CHE VA GIU' CHE E' UNA MERAVIGLIA?

Insomma sono andata una settimana in Sicilia per godermi il sole, il mare e per diventare nera, dormire, leggere, mangiare e godermi la Nana.
Causa tempaccio dovuto allo Scirocco maledetto, il sole e il mare me li sono goduti solo per un tempo limitato. Di conseguenza sì, sono nera perché a me basta pochissimo ma non così tanto come avrei voluto.
Non ho dormito niente perché quando dormi nel lettone con una Nana supermegaagitataedeccitatachetisvegliaprestolamattina è dura, veramente dura dormire. Leggere è stato praticamente impossibile in quanto le attenzioni che Asia pretende sono continue e la sera, quando lei già dormiva, crollavo pure io.
Quindi tutto ciò che sono riuscita a fare è stato fondamentalmente godermi la Nana e MANGIARE. Ho dei dubbi su quale delle due cose ho fatto di più, ma devo dire che sono tornata a casa con la pancia piena d'amore e di cibo quindi mi sento proprio una ragazza fortunata oggi.
;-)



PS: non voglio parlare di come ballano i ballerini in questo video perchè rovinerei il messaggio tenero del post, quindi mi limito a dire che questa canzone ha una freschezza talmente forte sia nel testo che nell'arrangiamento che mi mette il sorriso sul viso ogni volta che la ascolto. Mi fa venire voglia di essere felice!
Senza tenere conto dei suoi virtuosismi pazzeschi che fa come se niente fosse. Quelli invece mi fanno incazzare perché sono invidiosissima del suo talento. Sgrunt! :-D
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