lunedì 5 maggio 2014

J-O-B

Irene cantava così: "Vivo in vacanza da una vita".
Ma magari!!!
Io adoro essere in ferie. Mi permette di staccare non solo dalla routine di tutti i giorni, ma anche da un lavoro che non mi regala niente se non un dignitosissimo stipendio che mi permette di pagarmi il mutuo e, nello stesso tempo, di viaggiare almeno un paio di volte all'anno.
E ti pare poco, penserete voi!
Lo so di essere molto fortunata e so che odiare il mio lavoro adesso sarebbe ingiusto e irrispettoso nei confronti di chi il lavoro lo anela da mesi o addirittura da anni. Ma passare queste lunghe feste a casa, lontano dal lavoro, mi ha permesso di non pensarci per un po' e di dedicarmi alla mia vita personale e sociale senza il peso dell'insoddisfazione professionale che a volte mi attanaglia talmente tanto da credere che potrebbe rovinarmi tutto il buono che c'è nella mia vita.
Ad esempio come ieri, quando a casa mia si è tenuta una reunion tra ChePalle e la sua collega in quanto stanno pensando di comprare l'attività per cui lavorano ed entrare in società. Loro insegnano inglese ai bambini e ai ragazzi attraverso il gioco e i loro occhi si illuminano quando parlano del loro lavoro. Hanno un sacco di idee, credono nel progetto (e fanno bene perché funziona. Ogni anno regalo a mia nipote questo corso perché trovo che il metodo sia efficace e divertente per i bambini) e sono pronte ad assumersi i rischi dovuti alla situazione economica di oggi e a buttarsi in qualcosa che amano.
Sarei davvero contentissima per loro se dovessero riuscire nell'intento.
Io però nel frattempo mi sono depressa all'idea che oggi sarei tornata qui, davanti a questo schermo, sapendo che se non faccio qualcosa per andare via da qui non avrò mai quel luccichìo che vedo negli occhi di ChePalle ogni volta che parla del suo lavoro.
Sob.

Nella vita c'è sempre qualcuno che sta peggio di te.


Quindi ho deciso che, per non pensarci, oggi prenoto le mie vacanze estive: Milos stiamo arrivando!!! :-)
.

5 commenti:

  1. trovo che sia sempre un equilibrio difficile: lavoro che ami o lavoro che ti permette di vivere? per esempio, io amo il mio lavoro, ma lo stipendio è abbastanza ridicolo. il mio compagno odia il suo lavoro (o meglio, il tipo di lavoro gli piace ed è quello che ha sempre fatto, ma l'azienda per cui lavora ora è terribile) ma guadagna bene, finché vende... però ha una pressione addosso e, soprattutto, i cretini dei piani alti invece di agevolarlo non fanno che ostacolare... ecco, non lo so, lamentarsi oggi sembra assurdo, eppure è anche giusto desiderare quel luccichio... sono convinta che ogni sforzo nella vita in qualche modo viene ripagato, quindi non posso che dire: che lo sforzo sia con te! (sì, abbiamo visto Balle spaziali l'altra sera... :D)

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    1. Io non mi perdo d'animo. Speriamo che quel luccichìo arrivi anche a me un giorno! :-)

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  2. Ahaha, vedo che comunque non ti manca lo spirito per affrontare il ritorno in ufficio!
    Certo, avere un lavoro che ami è una grandissima fortuna... se non è così vedilo come pozzo per i soldi XD

    Moz-

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    1. Infatti è proprio quello che faccio. E' l'unica soluzione mannaggia!!! :-)))

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  3. Lo sai che ogni tanto anche io lo penso, e mi domando (sapendo già la risposta) di come sarebbe la mia vita se avessi avuto il coraggio (da giovane) di scegliere un lavoro per passione e non per soldi

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