mercoledì 29 ottobre 2014

L'amore non viene mai una volta sola.

Ci sono tante persone che fanno musica e la fanno anche bene. Ma pochi riescono a spiegartela così bene da capirla al volo come se la capissi da sempre.
Cremonini è questo. E' musica a trecentosessantagradi e, al di là che sia un genere che possa piacere o meno, i suoi testi sono raffinati, delicati e diretti in modo intelligente.
Se nella vita di tutti i giorni mi si fa felice con poco (basterebbe anche solo un kinder bueno), nella musica devi avere quel dettaglio in più che catturi la mia attenzione. Non necessariamente originale, ma attento nei testi e negli arrangiamenti.
Cesare quel dettaglio ce l'ha. Ce l'ha eccome. Ci ha accompagnati al pianoforte mentre cantavamo, ha fatto due minuti di pianoforte e sax tenendo l'intera platea in silenzio affascinata nonostante non fosse niente di riconoscibile del suo repertorio. Ci ha raccontato la sua musica.

Abbiamo riso con "Mondo".
Abbiamo pianto con "Io e Anna".
Abbiamo goduto nella versione live di "Padre Madre".
Abbiamo sospirato con "Vorrei".
Abbiamo ballato come delle pazze con "50 special" (son tornata 15enne in un lampo!!)
Abbiamo applaudito agli assoli di pianoforte e sax.

All'una e dieci mi sono infilata nel letto con un'esperienza in più, con l'immagine di due amiche che dopo 15 anni condividono ancora emozioni insieme. 
E con un po' più di musica nel cuore, ho chiuso gli occhi vinta dal sonno.
Inutile dire che ho dormito da Dio.


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lunedì 27 ottobre 2014

“L'amore sboccia tra persone, non tra sessi. Perché porsi dei limiti?”

Eh insomma, io non lo avrei saputo dire meglio.
Lei è Daria. Sì, la Bignardi. Il personaggio più in gamba e intelligente che io abbia mai visto in una rete televisiva italiana. E non lo dico per quello che dice qui sotto. Ma perché racconta sempre tante storie e sono storie vere, senza sovrastrutture che molta di quella gentaglia in tv ama utilizzare. Le belle facce a me non piacciono, a me piace chi ha sostanza e la fa vedere, senza preoccuparsi delle conseguenze. E secondo me lei lo fa.
Buona lettura.

Renzi, fai in fretta. Siamo rimasti soli in Europa assieme a Cipro Grecia Lituania Lettonia Bulgaria Polonia Slovacchia Romania: con tutto il rispetto, non esattamente i Paesi all’avanguardia dell’Unione. In Danimarca ci si sposa tra persone dello stesso sesso da una vita, in Olanda dal 2001, nella cattolica Spagna dal 2005 e in Francia dall’anno scorso: siamo rimasti solo noi pisquani, per dirla alla milanese, ad arrancare sui diritti di chi vuol farsi una famiglia.
Renzi, fai presto che tra un po’ Papa Francesco ti supera a sinistra. Fai presto che i sindaci ti stanno soffiando l’opportunità, fai presto che tre italiani su quattro lo vogliono.
Quando mai il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato convincente e accattivante come nelle bellissime foto che lo ritraggono con le famiglie arcobaleno sposate all’estero di cui ha trascritto le unioni, coi bambini che giocano, le due mamme che ridono e i due papà che si commuovono? Che cosa c’era di più normale che quelle foto, quelle famiglie e quella allegria?
Renzi, fai presto: le unioni tra persone dello stesso sesso sono una cosa tanto normale che, leggendo dei dispersi nella spedizione in Nepal, nessuno, a proposito di Lizi Hamer e di sua moglie che si temevano scomparse – pare invece stiano bene, per fortuna –, ha fatto caso al fatto che fossero una coppia di donne. È normale in tutto il mondo più evoluto, persino nell’America che ci dicevano puritana è stato un dilagare di Stati che hanno approvato matrimonio o unioni civili.
Ci si innamora di chi ci si innamora, ed è giusto che chi vuole formare una famiglia possa farlo e sia tutelato civilmente. Punto. Non c’è più nulla da pensare, ponderare, mediare, aspettare. Il mondo va così: c’è già andato, ed è la forza delle cose vere. È difficile per tutti creare una famiglia, proteggerla, mantenerla, tener duro: ed è molto probabile che chi ha dovuto lottare per avere la famiglia che voleva se la tenga più stretta degli altri.
Renzi, fai presto, che Alfano non ti fa bene. Non ci sono più scuse, non ci sono più «Ah, se fosse per me» o «Subito dopo la legge elettorale» che valga. Se non fosse stato per te, nessuno ti avrebbe regalato quel che hai ottenuto, quando eri il più giovane presidente della Provincia e volevi fare il sindaco, e da sindaco hai voluto fare il segretario del Pd, e da segretario il premier di questo Paese. Se non fosse stato per te, chi te l’avrebbe lasciato fare quello che hai fatto? Mettici la stessa grinta e la stessa convinzione. Permettici di fare un salto in avanti, o almeno, ormai, di non rimanere così imbarazzantemente indietro come siamo ora, nel Pleistocene dei diritti. Facci sentire che non siamo un Paese arcaico. Adesso.


estratto dal blog di Daria Bignardi.
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giovedì 23 ottobre 2014

Il miglior posto è in mezzo agli animali.

Lunedì volevo fare un post sul mio weekend trascorso in mezzo a tanto pelo animale, ma oggi è già giovedì e mi sembra ormai troppo tardi visto che ormai il nuovo weekend è alle porte. Quindi vi lascio solo l'immagine del mio weekend passato per donare a voi quel sorriso che vi verrà in automatico guardando questi meravigliosi amici pelosi. 

Bea, salvata dagli esperimenti malefici di laboratorio. Le ho dedicato un'intera giornata e ne è valsa la pena. Alla fine l'ho conquistata e si è lasciata spupazzare e niente più coda in mezzo alle gambe vicino a me.
In teoria sarebbe mia cognata. :-)

Pesca, il nuovo gattino di due mesi che siamo andati a recuperare in un posto in cui l'amore per gli animali si sente a km di distanza.
In teoria sarebbe la mia seconda nipotina pelosa.

Charlie, un piccolissimo (ma veramente piccolo piccolo) Jack Russel che ha aperto il cuore al mio migliore amico Andrea. Lo voleva così tanto che è andato fin su a Lecco a prenderselo.
Va da sè che anche Charlie è diventato il mio migliore amico peloso.

"Possiamo essere tutto, tranne animali. Dire che lo siamo è offendere tutte le altre creature che lo sono davvero."

Loro vanno amati.
Perché non c'è niente di più vero dell'amore con cui loro ti ricambiano.

Direi che non va aggiunto altro.
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giovedì 16 ottobre 2014

Ho una - Baby E.T. - in famiglia.

PRIMA SCENA

Tutti a cena a casa di Daddy&Mommy. La famiglia al gran completo.
Io: Sister ma poi com'è andato il battesimo di pallavolo della Nana sabato scorso?
Sister: Bene, un po' noioso perché hanno fatto solo le foto e si sono presentati.
Nana (con fare minaccioso): Zizzi, avevi detto che venivi anche tu uffi. Perché non c'eri?
Io: Eh amore, ti avevo detto che venivo se ero a casa ma quella sera non ero a casa.
Nana (con fare più minaccioso): E dov'eri?
Io: Ero a mangiare la pizza con degli amici che non vedevo da parecchio tempo. Io e te ci eravamo viste già la mattina così ho deciso di uscire con loro e salutarli.
... ci pensa su ...
Nana (con fare "eadessodimmilaverità"): E dimmi Zizzi, secondo te sono più importanti i tuoi amici o io???????

Direi che cominciamo bene.


SECONDA SCENA

Nana e Sister sono a casa sul divano a guardare le foto vecchie sul telefono.
Sister trova una foto di me e la Nana a due anni mentre eravamo in spiaggia a giocare insieme.
Questa qui:



Sister: Asia, guarda che bella questa foto!!
Nana la guarda, la osserva, sorride e dice: "Certo che io e la Zizzi siamo praticamente cresciute insieme!"

Di cervello siamo sicuramente coetanee. Non posso certo darle torto. :-)


TERZA SCENA

Negogazione della Sister con la Nana per uscire a bere un caffè da un'amica.
Nana: "Ti sembra carino? Ieri sei andata a Zumba e quando sei tornata io dormivo quindi non siamo stati insieme; stasera esci ancora e non stiamo insieme ..."
Sister: "Amore, allora vieni con me."
Nana: "E ti sembra carino lasciare papà tutto da solo? Comunque signorina da oggi in poi tu esci solo per andare a Zumba e se mi vuoi portare con te dobbiamo assicurarci che con papà ci stiano i nonni!!!".


Gosh! E' sempre più difficile, ma è sempre più divertente. :-)

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lunedì 13 ottobre 2014

Pensando a colori.

In un giorno di pioggia così, passerei le giornate a fare foto alle nuvole.
Si muovono velocemente, cambiano colore ogni battito di ciglia e modificano la loro forma ad ogni scrocchiar di dita.
Mi incantano. A volte sto delle ore con gli occhi puntati verso l'alto e nemmeno me ne rendo conto.
Questa cosa mi capita solo con il mare. Sono capace di stare lì davanti a quell'acqua immensa senza annoiarmi mai. Osservare il colore del mare che si adegua al colore del cielo fino a che non diventano un unico, misterioso, affascinante nero intenso.
E' autunno ormai. E io adoro i colori dell'autunno. Odorano di castagne appena raccolte e di prime coccole sotto al piumone.
Di pop corn e cinema.
Di donne che si vestono e alberi che si spogliano.
Di serate a quattro mani e voce alla tastiera mentre fuori lo scroscio della pioggia ci dà il tempo.

E' musica.

Quando sto bene sento solo musica intorno a me.

Benvenuto Mr. Autunno.


Dall’altra parte della terra il sole che qui si cela dietro l’orizzonte, là emerge dalla notte.
Così l’autunno ha un suo corrispondente in una lontana primavera. 

giovedì 9 ottobre 2014

Do I rock?

Cambiamenti.
La sedia dove appoggio il culo non è la stessa di ieri e il mio culo lo sente. Continuerà a muoversi ininterrottamente fino a che non troverà la posizione giusta per questo tipo di sedia.
Anche la luce che riflette sullo schermo del pc è diversa e i miei occhi si devono ancora abituare.
Il caffè lo prendo al piano S e non più al 3 piano.
Di fronte a me ho il mio nuovo capo e non più una collega con cui dovevo quasi urlare perché un po' sorda.
Sono nel mio ufficio solo da 57 minuti e mi sono persa già tre volte. Chissà cosa succederà quando dovrò cercare il bagno.
I muri sono tutti arancioni e le colonne grigie. Ho appena scoperto che l'accostamento mi piace. Non avevo neanche mai pensato che questi due colori potessero stare vicini.
Il vociare che ho intorno è diverso. Un po' perché ovviamente le persone non sono più le stesse, ma soprattutto perché ora ci sono più uomini intorno a me. Ho un sottofondo baritono, non più contralto.
Se guardo fuori dalla finestra vedo la tangenziale est e un sexy shop. Prima vedevo un laghetto con i meravigliosi cigni neri e i lori piccoli e questa cosa mi turba un po'. Forse è l'unica cosa.
Mi sento gasata.
Mi sento felice.
Mi sento già in fase di cambiamento come l'ambiente che mi circonda.
Voglio pensare positivo.
Voglio credere che da adesso in poi la mia depressione lavorativa possa evaporare lentamente lasciando il posto ad una piccola soddisfazione.
In bocca al lupo a me.
"ChePalle!" stamattina mi ha scritto: YOU ROCK!!!

Speriamo.



giovedì 2 ottobre 2014

Candle Kiss

Ieri sera ero a casa da sola. Una serata tutta per me, con me.
Ogni tanto ci vogliono queste serate in cui facciamo del nostro spazio ciò che vogliamo. Ci allontaniamo dalla realtà fuori e respiriamo l'intimità della nostra dimora, senza permettere a nessuno di bussare alla porta d'ingresso del nostro mondo in solitudine.
Come diceva Vasco? ... "Tu sola dentro a una stanza e tutto il mondo fuori!"!!!
Ieri sera ho deciso di trascorrere la mia serata prendendo in mano il mio ebook, spegnendo tutte le luci e accendendo solo le candele della stanza. Niente altro.
Prima di cominciare a leggere mi son ritrovata a sorridere tra me e me perché quell'atmosfera mi piaceva moltissimo (io adoro le candele dell'Ikea!) e l'idea di immergermi nella seconda metà del '900 insieme a Ken Follett con quella luce soffusa di contorno mi ha fatto quasi emozionare. No, non quasi. Mi SONO emozionata!
E' stupido, per così poco? Forse sì, ma quando riesci a trovare il tempo di fare finalmente qualcosa che non riesci mai a fare nonostante tu lo voglia terribilmente (sto parlando in SPSP???), sei talmente sorpresa e contenta che non trattieni l'emozione. Quell'emozione simile a quella dei cani quando ti scodinzolano con occhi felici.
E' stata una bella serata.
Mi fa strano usare questa frase per descrivere una serata trascorsa solo con me stessa, ma è stato davvero così. Mi sono divertita, nonostante non abbia fatto nulla di speciale.
Però è stata la MIA serata e l'ho passata come volevo io.
Meglio di così! :-)