venerdì 24 gennaio 2014

My Angels

Meritevole di tutte le nomination agli Oscar e dei milioni di Golden Globes vinti qualche settimana fa, esco con un sorrisone enorme che caratterizza il mio volto ogniqualvolta (si scrive tutto attaccato, vero?) vado a vedere un bel film. E' "American Hustel" lo è assolutamente. Il classico film che andrei a vedere ancora domani, se me lo chiedessero.
Una truffa nella truffa raccontata in maniera impeccabile anche se a tratti può risultare un pò difficile da seguire. Ma è una difficoltà che non pesa perché viene spesso smorzata da scene davvero spassose in cui scappa una risata (anzi, più d'una) che riporta velocemente l'attenzione e l'interesse in carreggiata.
Sono andata a vederlo con i miei amici di sempre. Sapete, quelli che praticamente tu hai visto crescere e loro hanno visto crescere te. E quindi ero doppiamente contenta perché è la classica situazione in cui penso che non c'è nessun'altro posto in cui voglio stare se non lì, con loro.
L'uscita dalla sala è stata un pò tragica quando mi sono ritrovata nelle mie braccia la testa di V. in lacrime, come se, soltanto dopo più di un anno dal fattaccio, si è resa conto solo ora che la sua storia di undici anni con l'uomo che ha sempre definito quello giusto è volatilizzata.
L'ho stretta forte e ho pensato di fare come nel film, smorzare i toni, e mi sono messa a dirle due cavolate ma senza lasciarla andare. La tenevo stretta, volevo che sentisse quell'odore di amicizia che ti spiega come andare avanti senza bisogno di dire niente.
Spero lo abbia sentito.
Andre ci raggiunge e ci indirizziamo verso la macchina. 
Io li amo. 
Non riuscirei mai ad immaginare la mia vita senza di loro. Come dicevo ad En Joy qualche giorno fa, loro sono parte di me. Parti del mio corpo che mi servono a respirare. Sono la pausa caffè di un lungo viaggio che è la vita.
Salutiamo Andre e noi donzelle condividiamo l'auto per tornare a casa. Faccio finta che quello che è successo prima non sia successo perché so che è quello che vuole.
"Ciao babbazza. Notte."
"Notte."
Appena V. chiude la porta, dalla radio partono note che mi fanno tornare quattordicenne in un attimo: "Angels" di Robbie Williams. Sono proprio i primi anni della nostra amicizia. Gli anni che respiri con inconsapevolezza e che a trent'anni ricordi teneramente.
Sorrido.
Mi piace quando mi capita così spesso nel corso di una giornata.
Alzo il volume, scelgo la strada senza semafori che va verso casa, e canto a squarciagola concludendo una serata che meglio di così non poteva finire.
Mi addormento appena appoggio la testa sul cuscino.
Serenità totale.

6 commenti:

  1. ottima serata :) così sono le migliori.

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  2. Mi spiace per V, ma è fortunata ad avere un'amica come te =)
    Dovrò proprio andare al cinema questo film mi attira un sacco

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  3. Credo che l'amicizia a questo livello ti entri dentro e diventi proprio una tua estensione... c'è poco da fare :)

    Moz-

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  4. Dev'essere bello avere amici così.
    Mi accodo a Persefone, mi spiace per V. ma almeno ha un'amica come te che la tira su! :)
    Buona serata.

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  5. trasmetti molto serenità! Bello. Ti aspetto ancora da me.

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  6. "La tenevo stretta, volevo che sentisse quell'odore di amicizia che ti spiega come andare avanti senza bisogno di dire niente."

    Sei una grande!

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