venerdì 6 giugno 2014

Malintesi

M'imbatto per caso in una mia vicina di casa a cui più di un anno fa avevo chiesto se poteva aiutarmi con le pulizie di casa (faccio un secondo lavoro per cosa sennò?).
Lei accetta di buon grado dato che aveva difficoltà a pagare il suo mutuo e un lavoretto extra le faceva molto comodo.
Rumena, con famiglia totalmente assente, simpatica, classica ragazza che si tira su le maniche appena può\deve. Dopo qualche mese di collaborazione e "amicizia di vicinato" lei mi dice che lascia la casa in affitto per andare a vivere con il suo fidanzato che aveva conosciuto in palestra qualche mese prima. 
Mi faccio i fatti miei e non dico cosa ne penso. La collaborazione lavorativa tra noi rimane, nonostante questo cambiamento.
Dopo qualche mese lei è a casa mia a pulire casa e, per qualche strana coincidenza, sono a casa anche io. Dato che fa caldo, stendo i panni fuori e mi accorgo dei nuovi inquilini di casa sua e le faccio due domande. Il tutto perché questa famiglia egiziana ha una bambina stupenda di due anni e da lì parte la conversazione.
Da quel giorno la mia vicina di casa sparisce. Passo i due mesi successivi a chiamarla, scriverle, preoccuparmi (magari il suo fidanzato è un molestatore?) e a scervellarmi sul perché sia sparita nel nulla.
Dopo mesi me ne faccio una ragione, cerco un'altra ragazza per la casa e vado avanti.
Dopo circa un anno (due settimane fa), la incrocio sulle scale di casa che parla coi nuovi affittuari e MI SALUTA come se ne niente fosse. Io, carica di buste della spesa, rimango sconvolta e tiro dritto senza risponderle.
Non mi rispondi per mesi e appena mi vedi mi saluti? O sono esagerata io o è pazza lei.
Passo le due settimane successive ricominciando a scervellarmi su cosa possa essere successo e mentre ci penso senza che niente mi venga in mente inizio a pensare che magari, avendo capito che "ChePalle" è la mia compagna, fosse stata catturata da una fonte di intolleranza.
Poco male per me, non è la prima né l'ultima e anni fa decisi che nessuno mai mi avrebbe mai fatta vergognare di quella che sono. Ed è una decisione che NON sono disposta a mettere in discussione. Punto.
Però mi rendo conto che c'è qualcosa che mi dice che non è quello. Una sorta di istinto o sesto senso o, vaffanculo a me, una fottuta curiosità (damn me!) che desidera sapere la verità.
Destino vuole che la incrocio di nuovo sulle scale proprio ieri. Uscivamo tutte e due, io verso il nuoto e lei che cazzo me ne frega.
Mi saluta. ANCORA????
Faccio passare tipo 10 secondi in cui riesco a pensare alla stream of consciousness:
"non la saluto vaffanculo però non posso lasciarla andare così perché io sono una fottuta curiosa e devo sapere voglio sapere ma che cazzo le ho fatto dio santo è possibile che questa sparisce poi mi saluta poi che cazzo vuole io non ho fatto niente sei omofoba ok allora vaffanculo non me ne frega un cazzo sei una stronza io non ho fatto niente e tu sì non mi salutare adesso mi sfogo in piscina perché sennò la distruggo a parole ma io devo sapere cazzo" .....

E poi, quando l'effetto SoC svanisce mi sento dirle:
"Scusa, posso parlarti due secondi?"

"Sì, certo!" dice, e si ferma ad aspettarmi.

"Scusa se te lo chiedo ma la curiosità mi sta logorando. Si può sapere cosa ti ho fatto?"

"Perché? In che senso?"

.......................................... qualcuno mi leghi altrimenti la soffoco.

"Come perché? Sei sparita da un giorno all'altro senza dirmi perché. Ti ho scritto, chiamata per mesi e tu non hai mai risposto. Mi avevi anche detto, prima di cominciare a collaborare, che qualsiasi cosa avessimo da dire saremmo state sincere senza problemi e poi sparisci senza dare spiegazioni. Si può sapere che ti ho fatto? Sei omofoba per caso? E' l'unica cosa che mi è venuta in mente perché non riesco a capacitarmene."

"No ma che dici? E' perché tu mi hai fatto tante domande sui nuovi coinquilini e io credevo che avessi problemi e che giudicassi e che facessi l'ipocrita ma poi criticavi le mie cose."

???????????????????????????????????

"Mi stai dando della razzista? Io ho parenti egiziani, solo per dirtene una e comunque non potevi semplicemente parlarmene che avremmo chiarito subito il disguido? Senza contare che io ho sempre chiaccherato con i ragazzi del tuo appartamento e giocato con la bambina. E questa cosa mi offende, sappilo."

"Ma no che dici? Non è quello. Non credo affatto che tu sia razzista. Mi ha dato fastidio perché pensavo che tu avessi problemi per il fatto che nel mio appartamento ci fossero tante persone e che invece ne avessi dichiarate solo una all'amministratore condominiale."

????????????????????????????????????
Non sapevo se essere sconvolta dalla stupida e insensata motivazione per cui avesse troncato i rapporti o se mettermi a ridere.

"Ma sei fuori???? Ma ti pare che io mi vengo a fare gli affari tuoi in questo senso quando io sono la prima a non dichiarare la mia compagna (che non vive con me, specifichiamo, ma in teoria la legge prevede che se passa almeno quattro giorni nell'appartamento va dichiarata.)???"

"No lo so scusa ma non volevo parlare. Avevo un sacco di casini miei e io penso sempre che son tutti ipocriti ma tu no mi dispiace."
E mi abbraccia.

"Ma tu hai tutto il diritto di pensare quello che vuoi e probabilmente avrai anche i tuoi motivi per cui fai certi pensieri sulle persone, ma tu devi dare la possibilità alle persone di spiegarsi altrimenti non ne esci più e non saprai mai se le persone sono diverse da quello che credi."

Poi io ero in ritardissimo per la piscina e sono dovuta andare, ma per tutta l'ora di nuoto non riuscivo a pensare a nient'altro se non all'assurdità della cosa. A come si riesce a cambiare il corso, la storia di un rapporto per un semplice malinteso.
Io sono la classica persona che parla, che dialoga. E' vero, a volte alzo la voce, sono aggressiva e tutti i difetti che volete, ma mi metto in discussione. Sempre. E metto in discussione. Sempre.
Perché penso che la condivisione delle parole sia fondamentale nelle relazioni tra essere umani. Ogni tanto un bel faccia a faccia cancella qualsiasi dubbio.
E io, nelle poche cose in cui posso, di dubbi non ne voglio avere.
.

mercoledì 4 giugno 2014

Le scopate intellettuali

- "Il fatto è che per una donna parlare è più importante che scopare.

- "Eh?"

- "Dopo una buona conversazione il sesso migliora, dunque io sono geloso delle buone conversazioni tra amici perché sono potenzialmente delle buone scopate."

Le attenuanti sentimentali - Antonio Pascale


----------------------------


.

martedì 27 maggio 2014

Italia sì o Italia no? Italia boh.

"Quest'anno per lavorare ai seggi elettorali daremo priorità solo e soltanto ai disoccupati."
Circa una settimana dopo aver letto questa notizia, la mia collega: "Mi hanno chiamata ai seggi."
Quando la coerenza è tutto in Italia.
----------
"I sondaggi dicono che il PD arriverà al massimo al 32%, il Movimento 5 Stelle è a -rischio vittoria- o a parimerito con il PD."
La realtà dei fatti racconta che il PD doppia Grillo e io mi chiedo una sola cosa: ma quante cazzate racconta il popolo italiano ai sondaggisti politici?
----------
"Il Movimento 5 Stelle vuole governare da solo, vuole far fuori tutti gli altri e ricominciare daccapo. Vuole dare più libertà e diritti agli italiani e fare risorgere il Paese. Rendere il Paese libero da corruzione, corrotti e ladri."
Domenica sera, dopo la ovvia sconfitta del movimento, i giornalisti chiedono un'intervista ai grillini e questi ultimi si rifiutano perché il loro leader dorme e, per evitare di dire qualcosa che a lui non possa piacere, rimandano l'intervista al giorno dopo con un netto -no comment-.
Evviva la libertà di pensiero.


giovedì 22 maggio 2014

Be real!

La vita di coppia è fatta di compromessi e prima ce ne rendiamo conto meglio è per la nostra relazione.

"Le donne sono rompicoglioni.
Gli uomini sono distratti."

E' con queste due descrizioni che facciamo di tutta l'erba un fascio ma ognuno di noi è fatto a modo suo e se magicamente gli uomini e le donne diventano così come nella descrizione più famosa vuol dire che del compromesso tra le due parti in una coppia non vi è neanche un'ombra all'orizzonte.

"Io sono una rompicoglioni perché lui è distratto."
"Io sono distratto perché lei è una rompicoglioni."

Ma di chi è la colpa in realtà? Di Gesù Cristo? Della globalizzazione? O forse del surriscaldamento terrestre?
E' nostra. Perché ci trasciniamo in relazioni anche quando sappiamo che queste non funzioneranno mai ma, gasati dalla novità, fingiamo che tutto vada bene. Quindi rimandiamo i problemi all'anno prossimo, chiudiamo gli occhi su cose che non sopportiamo fino a che non ci strappiamo la pelle dal nervoso e non ci arrabbiamo se si dimentica qualcosa di importante perché non ha importanza (are you serious?).
Ma perché? Perché diventare qualcosa che non si è per difendere qualcosa con cui tanto prima o poi si dovrà fare i conti? Perché rimandare qualcosa che si potrebbe fare prima, senza il bisogno di soffrire come un cane abbandonato?
La verità è che son poche le persone che sanno stare da sole e il motivo per cui non sono capaci è perché trascinano relazioni che, anche se terribili, mantengono le loro teste impegnate. E questo le fa sentire vuote quando la relazione finisce.
Triste e ridicolo, sotto un certo punto di vista.
Comprensibile e umano, sotto un'altro.
Io vorrei soltanto che, nonostante questo periodo di merda in cui ci è stato chiesto di vivere, camminando per strada, io possa incontrare persone che, volgendo il loro sguardo ai loro compagni, ai loro cani, ai loro bambini, ai loro genitori, abbiamo occhi che gridano serenità.
E' tutto ciò che abbiamo ed è tutto ciò ci rimane.
Teniamocelo stretto.


mercoledì 14 maggio 2014

Nana alla riscossa.

Sottotitolo: Baby Alien attacca ancora.

La Nana
, mentre varco la porta di casa sua, chiaramente eccitata: "Zia, zia ti faccio una domanda. Una domanda difficilissima. Sei pronta? Sai rispondere?"

Zia MyP: "Non lo so, Cucci. Tu fammela e poi vediamo.", dico io pensando che mi avrebbe chiesto qualcosa in merito all'inglese e quindi abbastanza certa che il mio ruolo da Zia sarebbe stato ampiamente svolto.

La Nana: "Zia, ma secondo te, quando nel mondo non c'era nessuno nessuno nessuno ma una persona soltanto ... chi l'ha inventata quella persona???"

Zia MyP: "Ehmmmmmm ..."

La Nana: "Non lo sai, non lo sai!!!!"

Zia MyP, in panico e atea fin dentro i mitocondri, si fa scudo con la religione: "Devi sapere che Dio quando ha creato la Terra ha creato anche due creature, un uomo e una donna, Adamo ed Eva, e loro han...."

La Nana: "Sì, zia. Però Dio? Chi l'ha inventato Dio????"

Zia MyP: "...................................!"

La Nana: "Non lo sai, non lo sai!!!!" 

Zia MyP: "Ehmmmmm ...................... Cucci, giochiamo al gioco dell'oca????"

La Nana: "Sìììììììì!", e mentre preparavamo le oche sul percorso, tra se e se, dice: "Che poi c'è anche il problema della Terra. Chi l'avrà mai inventata la Terra? Mah!".


Io l'ho sempre detto che gli essere umani sono destinati a perdere contro gli alieni.

.

giovedì 8 maggio 2014

Serial-Fuckedup!-minder

Le mie serie tv della seconda parte della stagione invernale si stanno concludendo una a una e io, ogni sera, rimango sempre con più tempo libero. "Girls" (lode a Lena Dunham che a 25 anni è regista, sceneggiatrice, attrice e un fottutissimo genio!) mi ha già abbandonata da qualche settimana, quel figo di Kevin Bacon mi ha lasciata settimana scorsa e "Glee" farà ciao ciao con la manina settimana prossima. E queste sono solo alcune delle mille che seguo.
Con la fine della stagione invernale ho tempo per tante altre cose. Tipo, due robe a caso, vita sociale e libri. Figo, sì, ma nella vita di un nerd ossessionato dalle serie tv quale sono io DEVE esserci sempre qualcosa da guardare a episodi altrimenti ci sembra che la nostra vita parallela da serialminder possa essere compromessa.
Martedì sera sono andata al cinema con Andre a vedere "Brick Mansions", l'ultimo film completo di Paul Walker prima di morire e mi sono accorta che sono uscita un po' incazzata perché, nel momento in cui cominciavo ad appassionarmi, a trovare il biondino molto attraente e a pensare che voglio imparare anche io ad arrampicarmi sui muri come fossi una ventosa, puff ... il film è finito.
Ma a voi persone normali non vi fa sclerare il fatto che bisogna concentrare tutte le emozioni solo in due ore di film? Io vado fuori di testa. Non ce la faccio proprio.
Per l'amor di Dio, mi piacciono i film eh? Ma preferisco gestire l'affetto per i personaggi e per la trama ... a puntate, negli anni, con tutta la calma del mondo. :-)
Prima che cominci la stagione estiva dovranno passare quasi due mesi (già scondinzolo all'idea della seconda stagione di "Orange is the new black") e nel frattempo tutto può succedere nella testa di un serialminder. La cosa peggiore che può succedere è decidere di fare i grandi recuperoni, cioè andare a prendere una serie tv già cominciata (magari anche da parecchi anni) ma che non hai mai avuto il tempo di guardare e partire dal primo episodio della prima serie ad oltranza fino a che non ti metti in pari.
E me è già successo con Dr. House (tornassi indietro col caxxo che lo rifarei), House of Lies e Cougar Town e vi posso assicurare che non è mica una vita facile quella che faccio io!!! ;-P
Ora, per questi due mesi d'attesa, sto strizzando l'occhio al recuperone di 24 ma sto cercando di farmi passare la voglia dato che sono tipo otto stagioni da ventiquattro episodi. Se dovessi davvero decidermi, dovrò farmi dare la medaglia di "Best Serialminder Ever" che se non esiste bisognerebbe davvero inventarla.

Comunque, tutto questo per dire che per tutte le persone normali che ci circondano noi serialminder risultiamo fondamentalmente delle rotture di palle, a tratti inquietanti, che parlano di cose che non interessano a nessuno.
E, detto sinceramente, dopo aver visto questo video che mi ha fatto molto ridere, vi capisco perfettamente!!!! :-D


.

lunedì 5 maggio 2014

J-O-B

Irene cantava così: "Vivo in vacanza da una vita".
Ma magari!!!
Io adoro essere in ferie. Mi permette di staccare non solo dalla routine di tutti i giorni, ma anche da un lavoro che non mi regala niente se non un dignitosissimo stipendio che mi permette di pagarmi il mutuo e, nello stesso tempo, di viaggiare almeno un paio di volte all'anno.
E ti pare poco, penserete voi!
Lo so di essere molto fortunata e so che odiare il mio lavoro adesso sarebbe ingiusto e irrispettoso nei confronti di chi il lavoro lo anela da mesi o addirittura da anni. Ma passare queste lunghe feste a casa, lontano dal lavoro, mi ha permesso di non pensarci per un po' e di dedicarmi alla mia vita personale e sociale senza il peso dell'insoddisfazione professionale che a volte mi attanaglia talmente tanto da credere che potrebbe rovinarmi tutto il buono che c'è nella mia vita.
Ad esempio come ieri, quando a casa mia si è tenuta una reunion tra ChePalle e la sua collega in quanto stanno pensando di comprare l'attività per cui lavorano ed entrare in società. Loro insegnano inglese ai bambini e ai ragazzi attraverso il gioco e i loro occhi si illuminano quando parlano del loro lavoro. Hanno un sacco di idee, credono nel progetto (e fanno bene perché funziona. Ogni anno regalo a mia nipote questo corso perché trovo che il metodo sia efficace e divertente per i bambini) e sono pronte ad assumersi i rischi dovuti alla situazione economica di oggi e a buttarsi in qualcosa che amano.
Sarei davvero contentissima per loro se dovessero riuscire nell'intento.
Io però nel frattempo mi sono depressa all'idea che oggi sarei tornata qui, davanti a questo schermo, sapendo che se non faccio qualcosa per andare via da qui non avrò mai quel luccichìo che vedo negli occhi di ChePalle ogni volta che parla del suo lavoro.
Sob.

Nella vita c'è sempre qualcuno che sta peggio di te.


Quindi ho deciso che, per non pensarci, oggi prenoto le mie vacanze estive: Milos stiamo arrivando!!! :-)
.