mercoledì 26 febbraio 2014

Father & Son

Il mio papà è un uomo poco affettuoso fisicamente. Mi bacia solo quattro volte all'anno: al mio compleanno, al suo, a Pasqua e a Natale. E in realtà non lo fa nemmeno in quelle occasioni perché per lui "bacio" vuol dire appoggiare la sua guancia alla mia. Che prude, tra l'altro, ma non ci rinuncerei per nulla al mondo a quel momento raro e speciale. Ogni tanto provo a cercargli un bacio "fuori calendario", ma lui borbotta sempre e scappa via.
E' timido in queste cose.
Mio padre è un uomo che ha sempre dovuto contare i soldi uno a uno, perché in passato è stata dura e la famiglia era formata da quattro elementi, tre dei quali col fiocco rosa. I regali erano solo i necessari, le vacanze sempre nella casa di famiglia in Sicilia e si soddisfacevano essenzialmente solo i bisogni di prima necessità.
Mio padre è un uomo che ha sempre voluto e preteso che le sue figlie andassero bene a scuola. Ogni voto negativo significava punizioni e le punizioni significavano studiare di più per non andare più in punizione.
Mio padre aveva un rapporto difficile con suo padre. Ma lui, in quanto figlio, si è sempre preso cura di lui fino a quando, dopo essere sopravvissuto a tre ictus, mio nonno ha deciso di andarsene per una febbre alta.
Mi hanno detto che mio padre amava moltissimo sua madre. Lei se n'è andata per un brutto male un anno prima che io nascessi e mia madre racconta ancora oggi che papà, quel giorno, ha chiuso tutti e tutto il mondo fuori dalla porta per piangere, solo, sulla sua mamma. Era dolce con lei, mi hanno detto. E a me manca il fatto di non averlo potuto vedere in quella veste con lei. Non avere vissuto il loro rapporto con i miei occhi.
Il mio papà ha sempre da lamentarsi, gli è rimasta quella cosa del contare i soldi nonostante adesso non ne abbia più il bisogno ed è il classico uomo che se si fissa su una cosa non c'è modo di fargli cambiare idea, soprattutto se riguardano cose inerenti alla famiglia.
Mio padre è un uomo buono. Il gigante buono, mi piace chiamarlo. E' il tipico uomo grosso di cui, inizialmente, i bambini piccoli hanno paura ma che poi, quando leggono dentro quegli occhi svegli e caldi, gli sorridono perché ci vedono la primavera.
Mio padre è un uomo fiero di noi, delle sue figlie. Anche se non lo ammetterà ami.
E' un uomo simpatico, una persona capace di scherzare e di fare scherzi e scrivere su facebook per farmi ridere.
Ma soprattutto mio padre è un uomo affettuoso. E per quanto non lo sia fisicamente non c'è niente di lui che possa far credere il contrario. Me lo dimostra ogni giorno nel suo modo di "baciarmi": coi gesti. Dà, dà ogni giorni. Vuole anche, ma dà senza remore e il suo essere buono è la cosa più bella di lui che dipingerei su un quadro se solo si potesse.
Mio padre è un uomo affettuoso. Anche quando glielo dici, e lui mette il broncio.
Amo il suo modo di amarmi.


6 commenti:

  1. che belli gli uomini fuori calendario, altro che i santi

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  2. bellissimo post, complimenti! :)
    Le figlie femmine vogliono sempre bene ai padri, è proprio vero^^

    Moz-

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  3. Bellissima questa ode al padre, soprattutto bello il fatto che vedi al di là di ciò che appare. Questo è quello che conta.
    anch'io ce l'avevo il papà, era bello il mio papà!
    Un abbraccio!

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  4. Elo mi hai fatto piangere. Hai trovato le parole giuste per descrivere un uomo che mi ricorda molto il mio papà. Anche lui è così, raramente si lascia andare ma quando lo fa mi regala momenti speciali. E noi li porteremo nel cuore come doni preziosi. Da conservare. Sempre. Grazie per questo post, davvero!
    Viva i nostri papà, uomini meravigliosi!
    Bea

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  5. il tuo papà dovrebbe leggere questo post....

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